LA CERIMONIA
Busto Arsizio, una panchina per dire sì
Inaugurata da Aido di fronte a Palazzo Gilardoni. Il significato di esprimere la scelta. Le autorità presenti

Una panchina per dire sì. Di fronte a palazzo Gilardoni spunta la panchina di Aido Busto Arsizio, inaugurata oggi, sabato 27 settembre. Un nuovo punto di riferimento cittadino, a pochi passi dal monumento all’Avisino situato in piazza Vittorio Emanuele II.
Maria Iannone, presidente della sezione bustese di Aido, si dice «felice di avere portato a termine questa iniziativa», il cui proposito nasceva circa un anno fa, «chiacchierando con la persona che, in seguito, avrebbe deciso di sostenere il progetto dal punto di vista economico». Un benefattore che ha scelto di non rivelarsi, coerentemente con l’anonimato che contraddistingue gli stessi donatori di organi. Ma Iannone ringrazia anche il sindaco di Busto Arsizio, Emanuele Antonelli, «sempre attento alle nostre iniziative»: è lui che «ha reso possibile la collocazione della panchina di fronte all’Ufficio anagrafe di Busto». Una posizione significativa, poiché proprio lì, in sede di rinnovo della carta d’identità, ogni cittadino è chiamato a prendere una scelta: lasciare o non lasciare, dopo il decesso, i propri organi a disposizione di eventuali bisognosi.
La data scelta per l’inaugurazione non è casuale, perché «oggi in tutta Italia è la giornata del Sì», sottolinea Iannone. Il riferimento è alla ricorrenza promossa da Aido come momento nazionale di sensibilizzazione: una data in cui gli spazi pubblici si trasformino in luoghi di testimonianza e riflessione, per ricordare a tutti il senso di rispondere “sì” all’impiegato dell’Anagrafe. La presidente di Aido Busto, in questo senso, sottolinea che la panchina non è un monumento da contemplare, bensì un servizio messo a disposizione di tutta la cittadinanza: un’occasione in più per sedersi a riposare, magari ritrovandosi a riflettere sulla possibilità di diventare donatori.
Oltre a Iannone a Antonelli, tra i presenti allo “svelamento” della panchina di Aido, c’erano la Croce Rossa locale, gli Alpini, il presidente di Aido provinciale, Elio Ramponi, gli assessori Alessandro Albani e Paola Reguzzoni, i consiglieri Laura Rogora, Orazio Tallarida e Vincenzo Marra, l’eurodeputata Isabella Tovaglieri, nonché alcuni testimonial – beneficiari in passato di donazione di organi – tra cui il pallavolista Roberto Zausio, due volte campione europeo e campione del mondo nel circuito Volley Trapiantati.
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