IL TRAGUARDO
Busto fa festa con nonna Aurora
Ha compiuto 100 anni il 31 dicembre, oggi gli auguri del sindaco Antonelli e di tutta la città. «Il mio segreto? Nulla in particolare, fortuna e affetti»

Elegante, fiera, con il piglio bustocco dell’etica del lavoro e di una vita piena di mille interessi: taglia così il traguardo dei 100 anni Aurora Crosta. Bustocca doc, fiera di essere nata all’ombra della Basilica di San Giovanni in via Luigi Maino, in pieno centro città, di una città che si conferma un’altra volta come culla di grande longevità.
Ha compiuto gli anni lo scorso 31 dicembre e, oggi, a renderle omaggio facendole gli auguri a nome della comunità, il sindaco Emanuele Antonelli che con i tre figli Ettore, Giancarlo e Giovanna hanno fatto gli onori di casa. È stata impiegata delle Poste, prima in tessitura: per una vita ha cucito e lavorato all’uncinetto, con grande manualità. Si gode la vita con i tre figli, sette nipoti e tredici pronipoti. Il segreto della sua longevità? «Nulla in particolare, fortuna e affetti, tanti interessi. Ci sono arrivata», dice con semplicità offrendo un aperitivo. Ancora golosa e tenace, guarda la televisione prediligendo i programmi a quiz dove c’è uno stimolo intellettuale. «Adora gli enigmi e i cruciverba, ora che non sempre la memoria non la sorregge, per lei è un rammarico. Ma riesce ancora a indovinare le risposte prima che i concorrenti le dicano in tv», spiega la figlia.
Ma è la stessa Aurora a raccontare il suo amore per Busto Arsizio: «Io sono nata in centro e quando sono venuta ad abitare in questa casa, sposandomi con il mio Gino, per me è stato come andare in periferia». E nel 1947 la zona di corso Italia lo era davvero. «Mio marito era della zona di San Michele, per me come andare in campagna», ironizza con una verve e il sorriso di chi ha molto vissuto.
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