ROMA
C.Conti: in media controlli sostanziali per 1 attività su 71

(ANSA) - ROMA, 25 AGO - Il fisco non suona due volte. In un
intero anno, nel 2024, ha effettuato controlli sostanziali -
quelli con accessi e ispezioni che non si basano solo sui
documenti cartacei - su 1,4% dei contribuenti con attività
imprenditoriali, autonome o professionali. Dei 9 milioni di
contribuenti di queste categorie poco più di 129mila sono quelli
che hanno ricevuto una 'visita' dagli ispettori fiscali. Si
tratta in media di circa un contribuente su settantuno. In
pratica, senza accelerazioni, sarebbe necessaria una rotazione
di 71 anni per controllare tutti. Il dato, ovviamente, non tiene
conto delle altre tipologie di accertamento.
E' quanto emerge dalle elaborazioni della Corte dei Conti
sulla frequenza dei controlli sostanziali contenute nei volumi
che accompagnano la relazione sul Rendiconto Generale dello
Stato. "Risulta dunque del tutto evidente - afferma la Corte -
come le probabilità di essere concretamente soggetti a controllo
siano molto ridotte".
Nella relazione dei magistrati contabili ci sono molti dati
che riguardano i controlli. Emerge così che, complessivamente
per tutte le tipologie di verifica, solo il 17,7% degli importi
dell'evasione scoperta si traduce in incassi effettivi da parte
del fisco: a fronte di 72,3 miliardi accertati nel 2024 sono
stati versati concretamente 12,8 miliardi. All'interno del dato
generale ci sono poi le iscrizioni a ruolo - le cartelle
esattoriali vere e proprie - che hanno un incasso fermo al 3,1%:
40,7 miliardi sono gli importi accertati, 1,3 miliardi quelli
versati. Un fenomeno per il quale la Corte considera sia
"altamente probabile" la "correlazione a radicate aspettative di
successive rottamazioni o al convincimento di poter eludere la
successiva azione esecutiva". (ANSA).
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