L’APPUNTAMENTO
Disagio giovanile, ecco come contrastarlo
A Solbiate Olona l’incontro organizzato da “Voce solbiatese” con don Tiziano Sangalli, già cappellano al carcere di Bollate

Dall’oratorio alla polizia, come contrastare il disagio giovanile. Se ne è parlato venerdì sera, 26 settembre, durante l’incontro organizzato al centro socioculturale di Solbiate Olona dal movimento la “Voce solbiatese” dell’ex sindaco Luigi Melis. A moderare l’incontro, il giornalista Pierpaolo Ponzone che durante il secondo mandato Melis era stato assessore tecnico alla Cultura.
Ad aprire la tavola rotonda è stato l’intervento del parroco don Tiziano Sangalli: «Di recente ho affisso in oratorio un minimo di regolamento: usare i cellulari solo se necessario». Ha spiegato la guida spirituale del paese che ha ricordato anche la sua esperienza precedente: «Ero cappellano al carcere di Bollate: un luogo dove si vede fragilità a livello vertiginoso e l’alienazione è più frustrante per un giovane di 18-20 anni». Per poi affrontare il tema sotto il punto di vista della comunità tra parrocchia e oratorio: «Succede che i giovani disagiati perdano presto contatto. Perché l’oratorio non è un ambiente neutro e ha una sua struttura, questa struttura viene rifiutata». Riflette ancora il parroco: «Questa è una caratteristica del nostro tempo». Infine, don Sangalli ha sottolineato: «L’oratorio guarda al disagio giovanile ma non in modo non professionale. Collabora con gli altri enti».
Hanno poi affrontato il tema l’avvocato Antonio Avino il delegato del Sindacato Autonomo Polizia di Stato, Antonio Iacovino e lo psicologo Tommaso Arosio.
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