L’INIZIATIVA
Ecologia e comunità nella pulizia del torrente a Comerio
La quarta edizione di “Clean your garden”, coordinata dai volontari del Cai, ha restituito sei quintali di rifiuti, tra cui la ruota di un camion

Sei quintali di rifiuti: è questo il risultato ottenuto dai volontari del Cai (Club alpino italiano) e dalle associazioni di Comerio (tra cui il Gruppo Alpini di Comerio e i Volontari Protezione Boschiva Comerio). Questa stima sancisce il successo della quarta edizione di “Clean your backyard”, tenutasi ieri, domenica 28 settembre. L’evento di pulizia della natura è finalizzato alla riscoperta dei “giardini nascosti dietro casa”, traduzione letterale di backyard. Il luogo scelto quest’anno, infatti, è un bene nascosto: la Forra della Stria nel Comune di Comerio. Una profonda forra scavata dal Rio di Mezzo nel bianchissimo calcare caratteristico di questa zona del Campo dei Fiori, la Maiolica.
L’EVENTO TRA ECOLOGIA E COMUNITÀ
Una ventina di soci del Cai Varese, specializzati nella frequentazione di forre e torrenti, hanno ripulito l’alveo del torrente dai rifiuti. Ma non solo: la collaborazione con i volontari della Protezione Boschiva ha permesso di rimuovere tronchi e piante morte, che avrebbero potuto creare dighe e problemi in caso di forti temporali. Tra i rifiuti rimossi numerosi oggetti plastici, cavi elettrici, gli immancabili copertoni e alcuni rifiuti edili. E come in ogni pulizia non sono mancati oggetti più insoliti: la ruota di un camion, la tavoletta di un water e una padella. Tutti i rifiuti sono stati portati nei container di raccolta dai mezzi comunali, pronti per essere smaltiti.
LA TESTIMONIANZA DEI VOLONTARI
«L’invito è proprio quello di prendersi cura delle bellezze naturalistiche che ci circondano e che spesso sono molto più vicine di quanto ci si possa aspettare» comunicano dal gruppo speleologico e torrentistico del Cai di Varese. Massimo Loriato e Peter Beatrice, organizzatori dell’evento, hanno affermato che «durante la mappatura di tutte le forre delle Prealpi Varesine, attività che da anni portiamo avanti con il gruppo torrentistico del CAI Varese, i cosiddetti Rospi, ci siamo imbattuti in questo canyon di notevole pregio ma, ahimè, deturpato da grandi quantità di rifiuti che nel corso degli anni sono stati gettati in questa profonda gola per nasconderli agli occhi dei passanti».
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