IL RICONOSCIMENTO
Emanuela, Mamma dell’anno: «Circondatevi sempre di amici»
Conti, 35 anni, è stata premiata dalla Famiglia Bosina in occasione delle celebrazioni di San Vittore. Con il marito Michele hanno otto figli

È Emanuela Conti, la 35enne infermiera figlia dell’organista titolare della basilica di San Vittore, Gabriele Conti, e di Isabella Ronconi, la mamma dell’anno 2025. Terza di quattro fratelli, Emanuela è sorella di Giovanni, il giovane direttore d’orchestra premiato lo scorso anno dalla Famiglia Bosina con la “Girometta d’oro”. La festa patronale cittadina continua dunque nel segno della famiglia Conti.
FAMIGLIA NUMEROSA
Originaria della contrada Paino di Masnago ma residente nel rione di Cartabbia, Emanuela si è sposata, a Varese nella basilica di San Vittore, con Michele Fior il primo dicembre 2012, due settimane dopo aver conseguito la laurea in Scienze infermieristiche all’Università Statale di Milano. In dieci anni, Emanuela è diventata mamma di otto figli. Dopo Giacomo, il primogenito nato undici anni fa, sono arrivati Maria, Emma, Paolo, Tommaso, Pietro. Infine, il 28 agosto di due anni fa, Emanuela e Michele hanno potuto festeggiare anche la nascita dei gemelli Giovanni e Giuseppe. Emanuela succede nell’albo d’oro del Premio alla spagnola Maria Dolores Segales Duran, anch’ella madre di otto figli.
LE ESPERIENZE IN SPAGNA
La nazione iberica entra in gioco anche nella storia personale e familiare della “Mamma dell’anno 2025”. Infatti, dieci anni fa, Emanuela con il marito e il figlio Giacomo si trasferiscono a Fuenlabrada, località alla periferia di Madrid per condividere un’esperienza missionaria nella parrocchia di San Juan Bautista al fianco di don Tommaso Pedroli, il sacerdote varesino della Fraternità sacerdotale dei missionari di San Carlo Borromeo, e degli altri religiosi presenti nella casa della Fraternità fondata da monsignor Massimo Camisasca. Un’esperienza, che ha permesso inoltre al marito, specializzando in Otorinolaringoiatria, di lavorare in un ospedale della capitale spagnola. Dopo questa prima esperienza di sei mesi, nel settembre del 2016 la famiglia Fior lascia nuovamente Varese per tornare in Spagna. Questa volta, l’impegno missionario al fianco dei sacerdoti della “San Carlo” durerà cinque anni, fino alla fine del 2021. Due esperienze che rivelano il forte legame di Emanuela e della sua famiglia con il movimento di Comunione e liberazione. «Cl mi ha cambiato la vita – confessa Emanuela –. Il movimento ha dato un gusto nuovo alla mia vita. Senza questa compagnia non avrei fatto niente di ciò che ho fatto nella mia vita».
«UN’AVVENTURA MERAVIGLIOSA»
Alla notizia dell’assegnazione del Premio da parte della Famiglia Bosina, Emanuela rivela di aver provato imbarazzo «perché – spiega – non mi sento degna di un riconoscimento solo per il fatto di aver generato i miei figli». Infine, dalla “Mamma dell’anno” un messaggio di incoraggiamento alle giovani coppie che potrebbero non avere il coraggio di seguire il suo esempio: «Riconosco che oggi molte paure potrebbero frenare il vostro desiderio di intraprendere questo cammino ma, posso assicurarvi che l’avventura di crescere dei figli è una cosa meravigliosa. Per superare le paure e le difficoltà circondatevi sempre di amici».
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