GIOCHI PERICOLOSI
Azzardo, fortune bruciate, amministrazione di sostegno: la missione di And
I giocatori disperati che chiedono aiuto agli avvocati dell’associazione gallaratese, che si trova sul suo tavolo dieci casi al mese

«Avvocato, io in una sala scommesse non andrei mai a giocare». Invece, dal telefonino, ha accumulato debiti per 120mila euro. Debiti che rischiavano di far perdere la casa a un giocatore dell’Emilia Romagna. Un altro, che abita invece dalle parti di Gallarate, in meno di un anno ha bruciato al Lotto 400mila euro. Ogni mese sono una decina i casi come questi che si presentano agli avvocati dell’associazione Azzardo e nuove dipendenze. Arrivano a Gallarate – alla scrivania di Sara De Micco e Giorgio Ferrari e ai colleghi professionisti che collaborano con l’associazione – da un’area vasta che supera i confini regionali perché l’And è da vent’anni che si occupa di azzardo, non solo dalla prospettiva degli assistenti sociali, ma anche attraverso la consulenza legale. «Intervenire sul debito agevola il percorso di cura perché se uno ha l’assillo del debito non riesce più neanche a pensare a curarsi, pensa solo a procurarsi i soldi per pagare», spiega Ferrari.
PROTOCOLLI SPECIFICI
In questi vent’anni nei soci And è maturata la consapevolezza che oggi porta l’avvocato gallaratese a chiedere l’introduzione di protocolli specifici per i giocatori patologici. «Sono passati ventuno anni dall’introduzione dell’amministratore di sostegno e l’And è stata la prima a chiedere questa misura per un giocatore patologico», ricorda Ferrari. Limitare la facoltà di gestire i propri soldi a un giocatore è un po’ come togliere la droga a un tossico. «Non è facile convincere le persone a chiedere questa misura e in questi anni ci siano resi conto che alcuni meccanismi non funzionano. Mi è capitato poco tempo fa: una persona per la quale era stato nominato un amministratore di sostegno ed era stato disposto che non potesse prelevare da sola è riuscita a prelevare 10mila euro in filiali diverse della sua stessa banca». Per questo per il mese prossimo è stato organizzato al Falcone di Gallarate un summit per radunare avvocati e professionisti e sviscerare tutti gli aspetti pratici che vanno aggiustati nelle regole attuali. Già una quarantina i legali che hanno aderito all’iniziativa che si terrà il 15 ottobre.
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