CARABINIERI
Presi i nuovi Bonnie & Clyde
Coppia di trentenni ”incastrata” per la rapina nella villa di un’anziana che, legata e imbavagliata, pochi giorni dopo ebbe un infarto
Una coppia di rapinatori, lei brasiliana di 32 anni e il suo compagno, marocchino di 33, è stata arrestata dai carabinieri con l’accusa di aver aggredito, imbavagliato e rapinato una donna di 79 anni all’interno della sua villetta a Jerago con Orago, lo scorso 7 maggio.
A seguito dell’accaduto l’anziana aveva avuto un infarto.
L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio e convenzionalmente denominata “Bonnie & Clyde”, è stata condotta dai carabinieri di Gallarate. La donna, che era stata ex inquilina in una casa di proprietà dell’anziana signora, con la scusa di dover pagare delle quote di affitto arretrate, è riuscita ad introdursi assieme al fidanzato all’interno dell’abitazione dove la malcapitata viveva da sola.
Appena entrati in casa l’uomo però l’ha aggredita e spintonata violentemente e le ha ordinato, con gravi minacce, di consegnare tutto l’oro ed il contante che possedeva.
La signora, fortemente impaurita, ha quindi messo in mano ai rapinatori la propria tessera bancomat, fornendo anche il codice pin e 800 euro in contanti. Mentre l’uomo la sorvegliava e la imbavagliava per evitare che gridasse, la compagna si è recata allo sportello bancomat più vicino per prelevare tutto il contante disponibile sulla carta di debito e, una volta rientrata, è fuggita insieme al fidanzato a bordo di un’autovettura minacciando nuovamente la vittima di non avvisare per alcun motivo le forze dell’ordine di quanto avvenuto e portandole via anche il telefono cellulare.
La signora però, poco dopo, ha contattato subito il 112 raccontando tutto ai militari della Stazione di Albizzate. Qualche giorno dopo, mentre lavorava in ufficio nella ditta di famiglia, la signora è stata però nuovamente ricontattata dai suoi aguzzini che, con tono minatorio, hanno provato, per fortuna senza positivo esito, ad estorcerle altro denaro. Le indagini hanno permesso di ricostruire nei minimi dettagli la vicenda, di giungere alla esatta identificazione degli autori del reato nonché di raccogliere nei loro confronti sufficienti indizi.
Con l’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare sono da stamattina in corso ulteriori perquisizioni veicolari e domiciliari al fine di ricercare ulteriori fonti di prova nei confronti degli arrestati.
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