SANITÀ
Liste d’attesa, la Regione coinvolge le strutture private
Ats Insubria avrà 1.184.207 euro per acquistare prestazioni dal sistema accreditato. Bertolaso: «Gli ospedali pubblici fanno già il massimo»

Regione Lombardia mette a disposizione 10 milioni di euro per ridurre le liste d’attesa mediante l’acquisto di prestazioni da parte delle strutture private accreditate. La delibera approvata oggi, lunedì 29 settembre, dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore al Welfare, Guido Bertolaso. Del totale, 1.184.207 euro viene destinato ad Ats Insubria.
La decisione - spiega la Regione - nasce da un’analisi approfondita condotta dalle Ats con gli ospedali pubblici (Asst e Irccs), che ha evidenziato come il sistema pubblico stia già garantendo il massimo delle prestazioni, in particolare in quelle strutture dove si evidenziano problematiche sul personale medico e sanitario o impegnate in interventi edilizi di riqualificazione o di ammodernamento tecnologico che portano a una contrazione dell’offerta ambulatoriale.
«Gli ospedali pubblici sono impegnati a pieno regime nell’erogazione di prestazioni – spiega Bertolaso - mantenendo la regolare attività ordinaria e quella straordinaria e garantendo la presa in carico dei pazienti più fragili. Abbiamo ospedali pubblici che stanno facendo uno sforzo enorme tra personale al minimo, cantieri aperti e nuove tecnologie in fase di installazione. Oltretutto occorre evidenziare come da tempo siamo impegnati ad aumentare l’offerta per i pazienti ma contemporaneamente purtroppo aumenta ancor più velocemente la domanda di prestazioni».
«Con questo provvedimento - aggiunge l’assessore - garantiamo nuove risorse, coinvolgendo il privato accreditato per offrire risposte immediate e concrete ai cittadini lombardi».
Con l’obiettivo di sostenere il percorso avviato con il Piano Regionale di Governo delle Liste di Attesa (Prgla) 2025, Regione Lombardia ha deciso di coinvolgere dunque il sistema privato accreditato: le Ats pubblicheranno specifici avvisi per acquisire le prestazioni aggiuntive, che dovranno essere erogate entro il 30 giugno 2026.
Ecco come vien distribuito il fondo di 10 milioni di euro tra le Ats lombarde: Ats Milano: 3.362.985; Ats Insubria: 1.184.207; Ats Montagna: 649.850; Ats Brianza: 2.509.140; Ats Bergamo: 765.711; Ats Brescia: 286.620; Ats Val Padana: 218.190; Ats Pavia: 1.023.297.
«INTEGRAZIONE INTELLIGENTE»
«Anche per la provincia di Varese - commenta il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Romana Dell’Erba - queste risorse rappresentano un’opportunità reale: potremo sostenere le strutture locali che già operano in condizioni difficili e garantire ai cittadini tempi più rapidi per cure e diagnosi. Non è un intervento spot, ma un passo concreto verso un sistema sanitario che risponde davvero ai bisogni».
Il consigliere regionale Luigi Zocchi aggiunge: «In molti casi gli ospedali pubblici sono già al massimo della capacità operativa: con questo stanziamento si apre la strada a un’integrazione intelligente con il privato accreditato, non per sostituire il pubblico, ma per sostenerlo. È una scelta pragmatica per dare risposte immediate e dare fiato al sistema sanitario varesotto».
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