IL PROCESSO
Mensa dei poveri, le richieste di condanna
Sei anni per Paolo Orrigoni, 5 e mezzo per l’europarlamentare Lara Comi. Assoluzione per il sindaco Andrea Cassani

Il pubblico ministero Stefano Civardi ha concluso questa mattina, lunedì 15 maggio, la requisitoria al processo “Mensa dei poveri”, riguardante un "sistema" di presunti mazzette, appalti, nomine pilotate e finanziamenti illeciti.
Ecco le richieste dell’accusa, rappresentata appunto da Civardi e da Silvia Bonardi . Per Paolo Orrigoni, ex patron di Tigros, accusato di corruzione, la richiesta è stata di sei anni reclusione. «Nessun dubbio che fu corruzione. Orrigoni ebbe piena consapevolezza dell’accordo corruttivo con Piero Enrico Tonetti che prevedeva il pagamento ai vertici di Forza Italia a Gallarate (Nino Caianiello e Alberto Bilardo Ndr) per condizionare un pubblico ufficiale (l’assessore all’Urbanistica Alessandro Petrone) e ottenere le modifiche urbanistiche funzionali a insediate un nuovo supermercato Tigros.
Per Lara Comi, europarlamentare di Forza Italia, la pubblica accusa ha 5 anni anni e sei mesi, 4 anni per l’ex coordinatore provinciale di Forza Italia Carmine Gorrasi, e 2 anni e 3 mesi per l’ex consigliere regionale di FI Angelo Palumbo. La pubblica accusa ha concluso per l’assoluzione sia per il sindaco di Gallarate, Andrea Cassani. che per l’ex consigliere comunale di Cassano Magnago Paola Saporiti.
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