LE OPINIONI
Prima le zitelle ora gli sposati. L’ironia cambia
Una riflessione sui tempi che cambiano partendo dallo spettacolo di Arianna Porcelli Safonov
Un tempo l’ironia becera colpiva le donne senza marito. Le zitelle erano bersaglio di amaro sarcasmo. Il fatto di non essersi sposate non era considerata una scelta ma una colpa. Oggi, la situazione si è ribaltata. L’ironia vira sui matrimoni. E coinvolge sia i mariti, sia le mogli. Ne ha offerto un simpatico spunto – questa è ironia arguta, non becera – l’artista Arianna Porcelli Safonov, che si è esibita venerdì 28 novembre al Teatro Carcano di Milano. Grande spettacolo. Da applausi e bis. La collega Annachiara Giordano ha raccontato, con altrettanta arguta ironia, i temi trattati in questo show. Vi invito a leggere l’articolo su Prealpina.it.
A proposito del matrimonio, ecco la folgorante battuta: «Non è con qualcuno ma contro qualcuno». Concetto poi declinato nella sopportazione reciproca. Non è storia nuova – anche se nelle premesse lo abbiamo fatto credere – quella delle vicissitudini coniugali. Detti popolari e aforismi del secolo scorso, l’avevano già inquadrata individuando però sempre l’uomo nella vittima sacrificata all’altare (delle nozze). Un paio di esempi: «Nel matrimonio la donna trova il porto e l’uomo il mal di mare». «Il matrimonio perfetto è tra una donna muta e un uomo sordo». Ci scusiamo per le citazioni che non brillano per buon gusto. La morale è che col “fatidico sì” inizia un’era di coppia all’insegna di tanti fatidici no. Eppure: sposarsi è una delle esperienze più belle della vita. A chi ci sta pensando: fatelo. O rifatelo.
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