LA VICENDA
Si nasconde a casa di lei: arrestato per stalking
Un ragazzo di vent’anni ha aggredito l’ex fidanzata 18enne. È finito in manette e poi rimesso in libertà. Non potrà avvicinarsi alla ragazza

«Aiutami, mi sta ammazzando»: quando l’amica ha ricevuto la telefonata ha subito chiamato il 112 indirizzandoli a casa della diciottenne. La pattuglia ha trovato la giovane piena di sangue, spaventata, agitata, con il volto insanguinato. L’aggressore, appena ventenne, era rannicchiato in lacrime nella lettiera del gatto.
Un quadro alquanto inquietante quello su cui si sono affacciati i carabinieri di Busto Arsizio: nell’appartamento sono state riscontrate condizioni igieniche precarie, c’era disordine, la porta di ingresso rotta. Il ragazzo è stato quindi arrestato con l’accusa di stalking, ma la permanenza in carcere è durata solo un paio di giorni: difeso dall’avvocato Fiorella Ceriotti, durante l’interrogatorio davanti al giudice per le indagini preliminari Anna Giorgetti è riuscito a ridimensionare la portata delle contestazioni (basate sulla denuncia sporta dalla diciottenne) e il giudice l’ha rimesso in libertà applicandogli il divieto di avvicinamento alla ex. L’aggressione si sarebbe consumata dopo il rifiuto della giovane di proseguire una relazione ormai giunta al capolinea.
L’ATTESA E LA FERITA
Il giovane avrebbe atteso la diciottenne, uscita per una serata e rientrata accompagnata da un quarantenne, intrufolandosi nell’appartamento di lei. Va comunque precisato che il sangue sgorgava da una ferita al labbro causata da lui. Cosa che di per sé sarebbe molto grave ma che a quanto pare non era voluta: l’indagato era genuflesso ai piedi della giovane che però, esasperata dal suo pressing, lo avrebbe colpito con una ginocchiata. Lui, rimessosi in piedi, avrebbe cercato di abbracciarla ma con un gesto maldestro che le avrebbe tumefatto la bocca.
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