PRIMI RISCONTRI
Turismo a Varese: l’invasione degli stranieri
Alberghi pieni per le festività di Pasqua. Meno soddisfatti i ristoratori

Pasqua a Varese: è stato un successo. Soprattutto grazie agli stranieri. «Il Lago Maggiore è in testa, ma anche a Varese gli albergatori sono stati soddisfatti per le presenze nelle vacanze di Pasqua – conferma Daniele Margherita, direttore di Federalberghi Varese –. Gli stranieri, spesso di passaggio, hanno fatto tappa a Varese, preferendo gli alberghi con centri benessere e aree relax».
BUON INIZIO
I dati economici ancora non ci sono, ma il boom di Pasqua fa pensare ad una stagione turistica iniziata molto bene. Questo anche grazie al meteo che ha tenuto pur senza temperature da tarda primavera. «È andata molto bene, siamo stati pieni da giovedì santo a Pasqua anche grazie al trofeo Garbosi – conferma Mario Carabelli dell’albergo Sacro Monte – Tanti gli stranieri tra cui belgi, tedeschi, americani e francesi. Tutti arrabbiati per la chiusura della funicolari, ma generalmente molto sereni».
GLI IMPREVISTI
Qualche imprevisto c’è stato. Al Sacro Monte, ad esempio, non funzionava il parcometro, cosa che ha causato un po’ di agitazione tra i turisti. «Abbiamo stampato dei fogli da mettere sulle auto: c’era scritto che il cliente aveva provato a pagare senza riuscirci, e la richiesta di rivolgersi a noi dell’albergo per qualsiasi problema. Per fortuna nessuno è stato sanzionato» racconta Carabelli, che ha visto sì tante persone sulla nostra montagna, «ma meno della Pasquetta dello scorso anno».
BED & BREAKFAST
Bene anche i bed & breakfast: si prevede di superare il 2019 per occupazione delle camere. «La stagione sembra “scoppiare”. Arrivano molte prenotazioni quando i Comuni organizzano eventi culturali o sportivi di valenza interregionale, nazionale o internazionale – dice Alfredo Dal Ferro, presidente dell’associazione B&B Varese - Nei piccoli centri i B&B lavorano una o due notte con turisti nord europei in transito verso il centro Italia o diretti verso gli imbarchi per Corsica e Sardegna. Spesso vediamo anche turisti nei paesi vicini ai beni FAI o Unesco (a Capolago è tutto pieno fino a giugno). In netta crescita le Case Vacanza (CAV) rispetto ai B&B: la legge regionale è meno impegnativa ed è più facile avere soggiorni prolungati che risolvono i problemi dei lavoratori fuori sede e di persone con problemi abitativi provvisori».
RISTORATORI MENO ENTUSIASTI
Meno entusiasmo si registra nel settore della ristorazione. «In linea con le nostre aspettative, il bicchiere mezzo pieno rimane confermato – afferma Giordano Ferrarese, presidente della Fipe di Varese e membro del consiglio nazionale Fipe – Speriamo che le prossime festività del 25 aprile e del primo maggio saranno la conferma di una nuova rinascita del turismo anche enogastronomico, al momento però a far da padrone per il periodo pasquale sono stati sicuramente gli agriturismi con ampi spazi all’aperto e fortunatamente il clima che ha retto bene nonostante le previsioni. Il settore della ristorazione classica ancora non si è ripreso in pieno: sarà un processo lento e speriamo senza ulteriori imprevisti che negli ultimi tre anni ci hanno inesorabilmente accompagnati, e comunque nonostante tutto guardiamo con fiducia ed entusiasmo al futuro». I ristoranti aperti per Pasqua nella provincia sono stati tra l’80 e il 90 per cento. Il prezzo del menù oscillava da 50 a 80 euro a persona.
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