ODORI MOLESTI
Sua Maestà Letame ora trasloca nella casa del re
Il nobile inglese ha deciso di costruire una vasca per contenere il più naturale dei fertilizzanti, non mancano le proteste degli aristocratici vicini
«Fertilizzante naturale composto da deiezioni animali (feci e urina) mescolate a materiale organico come la paglia. Viene utilizzato in agricoltura e giardinaggio per migliorare la struttura del terreno, aumentarne la fertilità e la capacità di trattenere l'acqua». Fin troppo facile indovinare di cosa stiamo parlando: il letame, che non è esattamente il più nobile dei composti esistenti sul pianeta Terra. Eppure dalla notte dei tempi il letame serve, conservato per l’utilizzo che si può farne come si legge nella definizione di cui sopra e nel suo seguito: « L'uso del letame maturo è fondamentale per evitare di danneggiare le piante a causa dell'eccesso di azoto o di favorire malattie».
Ricapitolando: il letame è indispensabile, nonostante sia estremamente inelegante dirlo e ancor peggio scriverlo. O meglio, una volta era inelegante dirlo e scriverlo; adesso non lo è più. Adesso è discorso da re e da principi.
«Perché, che fine ha fatto il letame?» vi chiederete ignari delle mosse di Sua Maestà Carlo III d’Inghilterra. Dunque, la situazione è la seguente: il buon re Carlo ha deciso di costruire un’enorme vasca di letame, più o meno grande quanto quattro piscine olimpioniche e capace di contenere oltre nove milioni e mezzo di litri di letame liquido, nella sua tenuta di Sandringham. L’idea del sovrano è quella di immagazzinare le deiezioni dei suoi animali con lo scopo di avere a disposizione il più naturale dei fertilizzanti per i suoi campi che si trovano nella contea di Norfolk.
«È il re, potrà ben fare quel che vuole» penserà il suddito medio. E invece no. I vicini di casa di re Carlo non sono esattamente contenti della sua idea: se tira vento nella direzione delle loro abitazioni, per nobili che siano le loro persone e i loro olfatti, dovranno sicuramente scegliere tra chiudere le finestre o tapparsi le narici. A guidare la “silenziosa” rivolta sembra che ci sia addirittura l’erede al trono, il principe William, che con la moglie Kate e i tre nipotini di Carlo vive ad Anmer Hall, a poco più di un chilometro, in linea d’aria pesante, dalla maxivasca non proprio costruita da Chanel.
Oddio, non che le liti fra i Winsdor siano una novità, ma certo nessuno avrebbe mai pensato che la discussione potesse vertere su un argomento così poco in stile British. «Chissà come se la riderà il principe Harry» maligneranno i più cattivi. Può darsi, ma la vera certezza è un’altra: dopo avere attraversato i millenni e i secoli senza essere tenuto in alcuna considerazione e anzi venendo associato a cose o situazioni da tenere lontane, chissà come se la riderà mister Dung (in inglese, il signor Letame) quando scoprirà di vivere praticamente a corte e di essere diventato il vicino di casa dell’erede al trono di Albione.
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