L’INTERVENTO
La scuola colorata dai bambini
Al via i lavori alla scuola Garibaldi grazie a incentivi. Gli alunni decideranno la tinta della facciata

Saranno i bambini a “ridipingere” la loro scuola: al via questa mattina, martedì 19 febbraio, i lavori alla primaria Garibaldi di San Carlo, a Varese.
L’opera di riqualificazione coinvolgerà anche gli scolari che saranno chiamati a scegliere il colore delle nuove facciate dell’edificio.
L’intervento era da tempo atteso e richiesto e l’amministrazione comunale, grazie al meccanismo della compensazione, è riuscita a dare l’avvio ai lavori.
In pratica grazie agli incentivi ottenuti dal Comune di Varese per il rifacimento di un edificio dismesso in viale Borri (l’ex Minonzio), è stato possibile effettuare anche il rifacimento delle facciate della scuola Garibaldi.
Il sindaco Davide Galimberti ha inaugurato il cantiere questa mattina assieme agli assessori Andrea Civati, Rossella Dimaggio, i consiglieri Luca Paris e Giuseppe Pullara, alla dirigente del comprensorio scolastico Chiara Ruggeri e i rappresentanti dei genitori.
Il primo cittadino ha dichiarato: «Un intervento atteso da tanto tempo che si è reso possibile grazie all’intervento di rigenerazione urbanistica dell’ex Minonzio che si sta ultimando a poche centinaia di metri da qui. Attraverso gli oneri per tale intervento realizziamo le facciate della scuola Garibaldi. Inoltre abbiamo pensato di coinvolgere tutti i centodue bambini che frequentano questa scuola nella scelta del colore delle facciate perchè è giusto che siano protagonisti di questo intervento anche come forma di responsabilizzazione dello spazio che vivono tutti i giorni».
Civati, assessore ai lavori Pubblici evidenziando il sistema virtuoso degli incentivi ideato dal Comune ha sottolineato: «Un esempio da replicare non solo a San Carlo ma in tutta la città».
Rossella Dimaggio, assessore ai servizi educativi ha dichiarato: «Insieme al sindaco e gli insegnanti della scuola coinvolgeremo i bambini nella scelta del colore poichè riteniamo che possa rappresentare un esercizio concreto di reale partecipazione e educazione civica».
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