FOREVER YOUNG
Varese: «Lista over 60, Zappoli candidato sindaco»
Ritrovo della “commissione comunale Affari generali” di oltre vent’anni fa. «Sempre amici». La scherzosa idea della discesa in campo

Una lista per le prossime elezioni comunali a Varese denominata “Gli over 60”, con Angelo Zappoli candidato sindaco. Come risuonerebbe alla città?
No, nessuna discesa in campo. La formazione è stata ipotizzata, tra ironia e nostalgia, dalla “commissione comunale Affari generali”. Quale? Non quella in carica. Parliamo della commissione “permanente” e composta dai rappresentanti che erano a Palazzo Estense vent’anni e più fa, all’epoca del secondo mandato del sindaco Aldo Fumagalli.
Si sono ritrovati a cena a Comerio per la tradizionale rimpatriata. Già perché nonostante gli anni trascorsi, quel gruppo trasversale di consiglieri è rimasto compatto. Alla base c’è l’amicizia. Organizzatore: Attilio Ossola che all’epoca sedeva sui banchi del Carroccio e di lui è stata ripescata alla memoria la seduta nel Salone Estense in cui imbracciò la chitarra e cantò - sì, cantò - “Sciur capitan” di Van de Sfroos. Altri tempi.
I presenti, tenuto conto che l’adunata è stata allargata a ex assessori ed ex consiglieri che non sedevano nella “Affari generali”: Angelo Zappoli, vent’anni fa consigliere di Rifondazione, oggi nella direzione cittadina del Pd; Dino De Simone, ora consigliere comunale, già assessore nella scorsa legislatura varesina; Marco Cerini all’epoca consigliere della Lega; Sergio Ghiringhelli, sempre Lega, già assessore e oggi consigliere provinciale; Roberto Molinari, Pd, oggi assessore ai Servizi sociali nella giunta del sindaco Davide Galimberti; Carmine Lo Giudice che era consigliere di An; Marco Caccianiga, storico assessore “carioca” allo Sport; William Malnati, anch’egli all’epoca consigliere comunale e poi assessore; Francesco Maresca, dell’allora Pd; Mario Carabelli, che era di Forza Italia, oggi ristorante al Sacro Monte; Attilio Ossola; e poi lui, il grande Antonio Bianchi, storico funzionario ed eminenza grigia in quegli anni di Palazzo Estense, ora in pensione. Ha dato forfait, per impegni sopravvenuti, l’allora capogruppo consiliare del Pd Emiliano Cacioppo.
La cena in un pub e dato il periodo ispirata all’Oktober fest: stinco, rösti, wurstel e birra.
«Una serata davvero piacevole, tra veri amici. La capacità dell’allora commissione era quella di portare avanti progetti e battaglie comuni, al di là dell’appartenenza a maggioranza e opposizione» commenta Ossola. Vero il concetto della comunanza di proposte senza badare troppo alla casacca. Sono stati citati, ad esempio, la questione del Monte Bernasco, che l’allora Esecutivo cittadino voleva dismettere e la “commissione” spinse invece per la riqualificazione: oggi è il parco degli ulivi. E il caso di Castello Manfredi che il Comune acquisì e più tardi vendette, ma nel mentre sempre la “commissione” formulò una serie di idee per tenerlo e valorizzarlo. Si parlò anche di creare un museo con le opere lasciate in eredità alla Fondazione Paolo VI.
Durante la cena, è arrivata la telefonata del sindaco Galimberti che si è complimentato per lo spirito di amicizia ed affiatamento del gruppo.
Antonio Bianchi ha confessato che, riferendosi ai suoi 38 anni a Palazzo Estense, «non credo che altri ex consiglieri e assessori si ritrovino». Come dire: la “commissione Affari generali” è unica.
Ah, dimenticavamo: sulla candidatura, Zappoli comunque ci pensi...
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