MODA
Addio a Rosita Missoni, regina dei colori
Lutto nel mondo della moda. Aveva 93 anni

Lutto nel mondo della moda: è morta Rosita Jelmini Missoni, stilista che, insieme al marito Ottavio, scomparso nel maggio del 2013, aveva fondato dal nulla il celebre marchio divenuto famoso in tutto il mondo.
Classe 1931, nata a Golasecca, aveva fatto dei colori e delle righe il marchio di fabbrica di casa Missoni, senza mai dimenticare le profonde “radici” nel Varesotto e in particolar modo a Sumirago.
UN GENIO DEL COLORE
Con il marito Ottavio, che incontrò negli anni Cinquanta, Rosita fu pioniera di un approccio nuovo alla moda, che non si limitava solo all'estetica, ma cercava di trasmettere un messaggio di libertà e gioia di vivere. La sua abilità nella scelta dei colori, la passione per i tessuti e la sua ineguagliabile capacità di mescolare tradizione e innovazione l'hanno resa una delle designer più apprezzate e rispettate del panorama internazionale. Insieme, la coppia ha creato un impero, fondando l’azienda nel 1953 e dando vita a una linea di moda che ha definito uno stile inconfondibile. Rosita, che ha sempre avuto una mano decisiva nella realizzazione dei capi, era il cuore pulsante del brand Missoni, portando una sensibilità unica nella creazione di ogni collezione. La sua dedizione al lavoro e la sua capacità di anticipare le tendenze, unita a una continua ricerca artistica, hanno reso Missoni sinonimo di eleganza senza tempo e di innovazione.
IL CORDOGLIO DEL GOVERNATORE FONTANA
«La scomparsa di Rosita Missoni, stilista e imprenditrice lombarda conosciuta in tutto il mondo, ci addolora. Una grande perdita per l’Italia, la Lombardia e per la provincia di Varese dove è nata e ha vissuto».
Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, commenta la dipartita di Rosita Missoni, vedova del grande Ottavio, esprimendo alla famiglia il cordoglio suo e dell’intera Giunta regionale.
«Con “Tai”, come tutti chiamavamo il suo compianto marito Ottavio, atleta e creativo della maison – prosegue Fontana – Rosita era molto legata alla provincia di Varese e la loro azienda ha sempre mantenuto la sede principale a Sumirago, scegliendo di allestire nella frazione di Albusciago il museo aziendale. L’affetto della famiglia Missoni per Varese è stato ricambiato in varie occasioni. Mi piace citare la “Sala Missoni” che è uno dei punti di forza del MA*GA di Gallarate e che celebra l’impresa simbolo del Made in Italy e del Made in Lombardia, con le sue famose trame multicolori».
GRASSI: «IMPRENDITRICE STRAORDINARIA»
«Tutta Confindustria Varese si stringe intorno alla famiglia Missoni e a tutta l’azienda per la scomparsa di Rosita, una delle più grandi imprenditrici del nostro territorio e della nostra storia industriale, fondatrice, insieme al marito Ottavio, di un brand tra i principali simboli del Made in Italy nel mondo e del saper fare impresa - commenta il presidente di Confindustria Varese Roberto Grassi -. Rosita è stata un esempio e un’icona di caparbietà, lungimiranza, visione, creatività, estro, organizzazione, attaccamento alle proprie radici. Perdiamo una figura straordinaria della nostra imprenditoria (espressione che su Rosita Missoni si ritaglia alla perfezione), le cui capacità rimarranno un punto di riferimento e motivo di ispirazione per la nostra industria tessile e della moda. E non solo».
IL RICORDO DEL MAGA
Il presidente e la direttrice del Museo Maga, Mario Lainati ed Emma Zanella, il team del Museo e l’Associazione Amici del Maga «sono vicini alla famiglia e ricordano con affetto Rosita Missoni, indimenticabile imprenditrice, donna di grande cultura e simbolo di eleganza e creatività italiana che è sempre stata vicina al nostro museo. Il suo spirito e la sua visione continueranno a ispirarci e guidarci».
L’ASSESSORE CARUSO: «ICONA DI STILE»
«Con la scomparsa di Rosita Missoni perdiamo una figura straordinaria, un'icona di stile e creatività che ha saputo portare nel mondo l’eccellenza lombarda e il valore dell’artigianalità italiana. La sua visione unica, caratterizzata da un raffinato equilibrio tra innovazione e tradizione, ha rivoluzionato il mondo della moda, regalando al pubblico capi inconfondibili che narrano storie di bellezza e autenticità. Rosita Missoni è riuscita a portare la provincia di Varese nel mondo, coniugando l’artigianalità, il gusto, il colore e lo stile con l’operosità tipica dei lombardi, dimostrando il profondo legame con il territorio e la capacità di valorizzarne le radici attraverso il design. Il suo amore per il territorio lombardo e il suo impegno nel far conoscere l'eccellenza del Made in Italy l’hanno resa una stilista di fama internazionale. Il contributo che Rosita Missoni ha offerto al mondo della moda e del design non sarà mai dimenticato e resterà un’eredità indelebile che ispirerà le generazioni future». Così l'assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso, ha ricordato la stilista scomparsa.
CANDIANI: «STILISTA GENIALE»
«Profondo cordoglio per la scomparsa di Rosita Missoni, stilista geniale, imprenditrice di successo, vanto per la Lombardia e per Varese. Il suo lavoro, al pari di quello portato avanti dal marito Ottavio, sono stati un biglietto da visita ammirato della moda italiana nel mondo, motivo di orgoglio e riferimento nel panorama delle eccellenze nostro Paese. Ci stringiamo con affetto alla famiglia in questo triste momento». Lo dichiara il deputato della Lega Stefano Candiani.
IL SINDACO DI GOLASECCA: «MOLTO AMATA IN PAESE»
«Qui a Golasecca è nata, cresciuta e si è sposata con Ottavio Missoni per poi trasferirsi a Sumirago, dove, unitamente ad Ottavio, è riuscita a costrursi una fama internazionale nel settore della moda di pregio - ha commentato il sindaco di Golasecca, Claudio Ventimiglia -.In paese, dove tutt'ora risiede la sua famiglia era amata e conosciutissima. Il 27 settembre 2019 è stata la madrina d'eccezione all'inaugurazione del museo cittadino G.A.M. (Golasecca Archeologia Multimediale) ed era toccato proprio a Rosita Ielmini Missoni tagliare il nastro insieme al sottoscritto alla presenza del prefetto Enrico Ricci e ai tantissimi ospiti e all'assessore regionale alla Cultura Stefano Bruno Galli. Nella circostanza aveva donato alcuni tessuti per arredare la sala principale del G.A.M., quella dedicata ai contenuti multimediali ma anche a conferenze ed eventi pubblici».
BECCEGATO: «ICONA DELL’IMPRENDITORIA FEMMINILE»
«Con profondo dolore, l’amministrazione comunale di Sumirago partecipa al lutto della famiglia Missoni per la scomparsa di Rosita Jelmini Missoni - le parole di cordoglio espresse da Yvonne Beccegato, sindaco di Sumirago -. Un’icona dell’imprenditoria femminile del secolo scorso, un simbolo di stile e creatività riconosciuto in tutto il mondo, ma soprattutto una donna che ha lasciato un’impronta indelebile nella nostra comunità. Rosita Jelmini Missoni è stata più di una semplice imprenditrice. È stata un’ispirazione per generazioni, dimostrando come passione, talento e determinazione possano trasformare un’idea in un impero. La sua storia, intrecciata con quella del nostro territorio, è un patrimonio inestimabile che continueremo a custodire e a valorizzare. Sumirago, e tutto il territorio, le sono profondamente grati per aver portato alto il nome della nostra comunità e per aver contribuito a farla conoscere in ogni angolo del globo. La sua eredità vivrà nelle sue creazioni, ma anche nel cuore di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerla.
I funerali verranno celebrati martedì 7 gennaio.
LEGGI I MESSAGGI DI CORDOGLIO PER ROSITA MISSONI
© Riproduzione Riservata