HI TECH
Echo Dot, l’altoparlante con l’assistente

Echo Dot a meno di venti euro, con uno sconto che arriva quasi al 70 per cento rispetto al prezzo abituale? Impossibile resistere all’offerta di Amazon per il più piccolo dei suoi «smart speaker», finita qualche giorno fa (ma non sarà certamente l’ultima), e così ecco un altoparlante intelligente, il primo in assoluto, fare il suo ingresso in casa. E non da solo, dato che tutti gli speaker Echo funzionano grazie a un’assistente virtuale che risponde al nome di Alexa, una voce di donna con la quale si può parlare in modo straordinariamente naturale e alla quale si possono fare le più varie richieste.
L’accoppiata rappresenta qualcosa in grado di cambiare davvero l’esistenza di chi la usa? Dopo qualche settimana di prove e sperimentazioni, la risposta è «nì». Echo Dot e Alexa sono un hadware e un software fantastici sotto tanti punti di vista, divertenti da comandare e utili per molte incombenze e curiosità anche minimali della vita quotidiana, in grado inoltre di espandere col tempo il loro dominio sulla casa in cui «vivono» attraverso altri apparecchi compatibili (dalle lampadine ai termostati, dalle prese all’impianto di irrigazione del giardino).
Ma è anche vero che le previsioni del tempo posso già leggerle sul mio smartphone, che per accendere una lampadina non è così massacrante fare due passi fino all’interruttore, che farsi raccontare una barzelletta da Alexa è divertente se si vuole stupire un amico, ma poi la cosa finisce lì.
In ogni caso, Amazon ha fatto davvero un eccellente lavoro per quanto riguarda l’oggetto in sé, l’installazione e l’interfaccia. Quando il piccolo, solido e simpatico Echo Dot esce dalla scatola, metterlo in funzione è questione di pochi minuti, grazie a un’app da installare sul cellulare che permette di collegarlo alla rete WiFi di casa.
A quel punto lo «smart speaker» è pronto e può restare sempre acceso: ci sono quattro bottoni ma l’interazione avverrà quasi sempre attraverso la nostra voce, il suo microfono e il suo altoparlante. Basta pronunciare appunto la parola magica «Alexa», seguita da un comando non troppo rigido, che l’intelligenza artificiale è in grado di interpretare correttamente quasi sempre, e in modo sorprendente, dopo aver fatto brillare una luce blu circolare.
Come detto, già restare sul semplice dà notevoli soddisfazioni, soprattutto a fronte di una spesa pari nemmeno a 20 caffè. Al mattino Alexa ci illustra il tempo che farà in giornata. A richiesta, tramite apposita «skill» (così si chiamano le sue applicazioni da scaricare e installare) ci offre un notiziario di qualche minuto. Fa partire obbediente un timer se c’è una pentola sul fuoco. Ci fa ascoltare all’istante quella canzone che ci ronza in testa (tramite Amazon Music oppure Spotify), tra l’altro con una qualità che è decisamente buona per un apparecchio così piccolo. Il microfono è sensibile e non perde un colpo. E basta comprare una lampadina compatibile per entrare subito nel magico mondo della domotica, ordinando ad Alexa di spegnere e accendere la luce.
Fa anche il caffè? Alla domanda delle domande in campo tecnologico, la risposta è sì: basta acquistare una presa compatibile con l’assistente e collegarci una caffettiera elettrica caricata la sera prima...
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