LA MINACCIA
Attenzione ad api e vespe

«««««««All’inizio dell’estate è partita anche quest’anno “Punto nel vivo”, una campagna d’informazione patrocinata da FederAsma Onlus con la Federazione italiana dei pazienti allergici e il sostegno volontario di ALK- Abellò. Gli esperti hanno aggiornato il loro “Puntuario” su un e-book con risposte precise ai dubbi più ricorrenti sulle punture di api, vespe e calabroni. L’e-book è scaricabile dai siti www.puntonelvivo.it e www.facebook.com/puntonelvivo/.
Punture di api, vespe e calabroni sono da noi un rischio piuttosto frequente. Si stima che in Italia siano più di cinque milioni le persone che ogni anno vengono punte.
A seconda dell’ambiente in cui ci si trova e del tipo di attività svolta, dal 56 al 94% della popolazione italiana viene presa di mira almeno una volta nella vita da uno di questi imenotteri.
Le reazioni allergiche lievi sono caratterizzate da un gonfiore intenso, pomfo di 8-10 centimetri che dura almeno 24 ore.
Le reazioni allergiche sistemiche più gravi interessano l’apparato cutaneo-mucoso (macchie di orticaria diffuse a tutto il corpo, gonfiore delle labbra e delle palpebre), l’apparato respiratorio (difficoltà di respiro, broncospasmo) fino allo shock anafilattico. Ogni anno, in Italia, sono una decina i casi di morte per veleno di Imenotteri.
Gli allergologi raccomandano ai pazienti a rischio di portare sempre con sé un presidio salvavita di adrenalina iniettabile, ben conservata (controllare la scadenza) perché il composto è termolabile.
Nei casi accertati di allergia al veleno di Imenotteri sarà opportuno iniziare per tempo una immunoterapia specifica all’allergene AIT.
“Questi pazienti possono ricevere o aver ricevuto il vaccino Covid, poiché il rischio di una reazione allergica è lo stesso a quello di un individuo normale”: tranquillizza Maria Beatrice Bilò, allergologa referente della campagna “Punto nel Vivo”.
Pertanto, una anafilassi alle punture da imenotteri non costituisce controindicazione alla somministrazione del vaccino anti-Covid.
Al momento, l’unico presidio preventivo per le persone allergiche al veleno di imenotteri è l’immunoterapia specifica, dimostratasi in più occasioni salva-vita. Non a caso, questa terapia al veleno di vespe, api e calabroni è stata di recente inserita da AIFA in fascia H2, quindi a carico del Sistema sanitario nazionale con distribuzione ospedaliera gratuita in tutte le Regioni.
“Punto nel Vivo” è un sito web di facile navigazione, dove sono raccolte informazioni molto utili, divise per area sui seguenti argomenti: gli Imenotteri e il loro veleno, l’anafilassi, un decalogo di raccomandazioni per le persone più a rischio, gli indirizzi (con nominativo e numero telefonico del medico specialista di riferimento) degli 88 Centri di allergologia distribuiti su tutto il territorio e che hanno aderito alla campagna.
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