IL GIUDIZIO
«Bocciata la sanità lombarda»
Sondaggio commissionato dal Pd: il 56% è scontento. Il consigliere regionale Astuti. «Liste d’attesa problema enorme»

La maggioranza dei cittadini lombardi, il 56%, dà un giudizio negativo della sanità lombarda e la stessa percentuale ritiene che negli ultimi vent’anni sia peggiorata. Sono i dati di un sondaggio condotto nei primi giorni di marzo dalla società Youtrend per conto del gruppo regionale lombardo del Partito Democratico, illustrati questa mattina, sabato 15 marzo, in Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, a Milano, durante la seconda conferenza regionale sulla sanità dal titolo “La Salute è un Diritto”.
Il problema più sentito sul fronte della sanità è - secondo il sondaggio - la difficoltà ad ottenere visite ed esami, per le liste d’attesa troppo lunghe. È ritenuta il problema più urgente dal 57%, ma l’84% dei rispondenti la cita fra le principali problematiche. A seguire la carenza di medici e personale sanitario e quella dei medici di medicina generale.
A chi viene attribuita la responsabilità di questa situazione? Alla Regione per le liste d’attesa troppo lunghe (57%), per il peso eccessivo della sanità privata (62%) e per le modalità di prenotazione troppo complesse (59%); al Governo per la carenza di medici e personale sanitario (58%). L’assenza di medici di base è attribuita in modo sostanzialmente paritario tra Regione e Governo.
«I lombardi bocciano la Regione sulla sanità – dichiara il capogruppo Pd in Regione Pierfrancesco Majorino -. La storia che la sanità lombarda sia la migliore d’Italia è ormai finita. Lo dicono i dati del ministero ma, per la prima volta, lo affermano anche i lombardi, che bocciano Fontana e la sua giunta di destra per una gestione che abbandona i lombardi a se stessi, anzi, al ricatto ‘vuoi farti curare? Paga».
Secondo il consigliere regionale varesino del Pd, Samuele Astuti, «la Regione non ascolta gli allarmi dei cittadini, ma i nodi stanno venendo al pettine. Più di otto lombardi su dieci dicono che le liste d’attesa sono un problema enorme e la grande maggioranza sostiene che la nostra sanità sia in declino, dando la colpa alla Regione e al Governo. La destra non deve chiudere gli occhi, la sanità lombarda va riformata e la nostra legge di iniziativa popolare, che inizierà l’iter in commissione il 20 marzo, è un’occasione da non perdere. Sempre che non si voglia, come spesso accade, negare la realtà».
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