CIBO
Camu Camu: Il superfrutto che viene dalla foresta
Le bacche contengono la più elevata concentrazione di vitamina C e sono anche ricche di antiossidanti
Ha un sapore così acido da venire spesso resa disponibile addolcita. Ma le proprietà benefiche della bacca Camu Camu, frutto proveniente dall’Amazzonia, ne fanno passare il gusto in secondo piano, facendola annoverare tra gli alimenti che possono aiutarci ad affrontare nel migliore dei modi l’inverno. E non solo. Considerata tra i cibi definiti commercialmente “superfood”, “supercibo”, ricerche riconosciute anche da riviste scientifiche la confermano come ricca di antiossidanti, che aiutano l’attività di rigenerazione cellulare, di vitamina C, capace di prevenire il sovrappeso e l’obesità, utile per abbassare i livelli glicemici, antinfiammatoria, antipertensiva. Insomma: la bacca Camu Camu contribuisce a migliorare la qualità della vita. Un “superfood”, si diceva, termine che si lega a un gruppo di alimenti molto eterogenei fra loro, caratterizzati dall’avere elevate concentrazioni di uno o più nutrienti che portano a ipotizzare un beneficio per la salute. «Da un punto di vista scientifico – specifica comunque il biologo nutrizionista e tecnologo alimentare Stefano Cattorini – non esiste questo termine, tanto che l’Unione Europea ne ha vietato l’uso sulle etichette alimentari. Non ci sono infatti alimenti che da soli portano benefici, ma ci sono alimenti che, se integrati in una corretta e bilanciata alimentazione unita all’attività fisica, ci fanno stare bene». Tanti sono i frutti, i cereali e i legumi che fanno parte dei cosiddetti “superfood”, ma il loro consumo in eccesso a discapito di altri alimenti può portare a carenze o squilibri nutrizionali. Accanto alle novità che arrivano da lontano, tra i cosiddetti “superfood” figurano però anche «molti alimenti che già appartengono alla nota dieta mediterranea – aggiunge Cattorini –: tipologie di frutta come la mela e il limone, legumi come le lenticchie e i ceci, cerali come il riso, pseudocereali come il grano saraceno o i comuni aglio e caffè». E ancora: curcuma, zenzero, semi di chia, avocado, melograno, bacche di Goji. Oltre, appunto ad «alimenti provenienti da zone più remote che rientrano in questa categoria: in generale però le ricerche scientifiche a oggi sui “superfood” hanno dimostrato solo parte delle proprietà e quasi mai tutte quelle decantate. Alcune sono basate su tradizioni dei vari popoli». Intanto, però, sulla Camu Camu conferme scientifiche arrivano: proprietà stabilite da studi, che la confermano anche ottimo antiinfiammatorio, antibatterico, in grado di proteggere il fegato, anche se, come sempre, quando si raccomanda un alimento «occorre sempre – conclude Cattorini - considerare lo stile di vita dell’individuo, le sue scelte etico-religiose, ma soprattutto il suo stato fisiologico e patologico».
© Riproduzione Riservata