VENEZIA
Cgia, le Pmi pagano il gas il doppio rispetto alle grandi

(ANSA) - VENEZIA, 28 GIU - Per le bollette del gas gli
artigiani, gli esercenti, i negozianti e i piccoli imprenditori
pagano il doppio rispetto alle grandi industrie manifatturiere
o commerciali, e "solo" il 55% per l'energia elettrica. Lo
afferma l'Ufficio studi della Cgia di Mestre (Venezia)
denunciando la "perdurante penalizzazione nei confronti delle
realtà produttive di piccola e piccolissima dimensione".
Per quanto riguarda il gas, nel 2024 le piccole aziende hanno
pagato il gas mediamente 99,5 euro a Megawattora e le grandi
47,9 euro. Rispetto al 2022, quando il differenziale era del
33%, negli anni a seguire la forbice è tornata ad allargarsi,
sebbene i prezzi della materia prima siano scesi. Anche negli
anni precedenti alla guerra Russia-Ucraina il disallineamento
era molto rilevante, ancorché il prezzo di mercato della materia
prima fosse molto più basso.
Rispetto ai nostri principali concorrenti commerciali, solo
la Francia presenta un costo del gas superiore, pari a 103,9
euro al MWh. Germania (95 euro) e soprattutto la Spagna (48,5
euro) beneficiano di costi inferiori. Per le grandi imprese solo
in Germania il costo del gas è superiore al nostro.
L'anno scorso l'energia elettrica è costata alle piccole
aziende italiane 218,2 euro al MWh, contro i 140,4 delle realtà
più grandi, e come per il gas anche le bollette della luce hanno
visto aumentare la forbice tra grandi e piccole. Nonostante i
costi record, nel 2022 i prezzi erano allineati, successivamente
il gap è continuato ad aumentare. Solo le piccole imprese della
Germania pagano più delle nostre, mentre per le grandi imprese
il prezzo è pressoché uguale.
In Italia a gonfiare le bollette sono, in particolare, i
costi di rete, le tasse e gli oneri di sistema che nelle piccole
aziende hanno una incidenza media al 40% per cento, quota che
nelle grandi imprese scende al 17%. (ANSA).
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