SANITÀ
Colesterolo: il piano di prevenzione in Lombardia
In farmacia la possibilità di tenere sotto controllo quello “cattivo”
La farmacie della Lombardia si confermano ancora una volta presidi sanitari sul territorio, offrendo a tutti la possibilità di controllare con una certa frequenza il colesterolo, quello chiamato “cattivo”, in particolare a coloro che sono a rischio cardio-metabolico per una ipercolesterolemia.
Da un recente sondaggio, voluto da Fondazione Muralti e Federfarma Lombardia, è risultato che nel 72% dei casi il controllo del colesterolo viene eseguito nelle farmacie lombarde per iniziativa propria del cittadino o su richiesta del medico curante. Percentuale piuttosto alta, ma che potrebbero crescere ulteriormente, visto che 16% degli intervistati non sa di poter ricorrere a questo tipo di esame, un semplice test del sangue capillare con l'aiuto e alla presenza del farmacista. Dalla stessa indagine si scopre anche che per ridurre i livelli di colesterolo nel sangue, il 51% dei lombardi ricorre all’uso di integratori e solo il 33% utilizza terapie farmacologiche specifiche.
È la fotografia scattata da una survey rivolta ai farmacisti lombardi come fattore determinante del progetto “Nuove frontiere terapeutiche per il controllo dell’ipercolesterolemia e dislipidemie miste”, realizzato con il sostegno volontario di Daiichi Sankyo Italia. Il progetto è nato con il preciso obiettivo di formare una classe di professionisti specializzati nella gestione dell’ipercolesterolemia, alla luce non soltanto delle più recenti innovazioni terapeutiche per specifici target di popolazione a rischio, ma anche sulle sempre più estese competenze della farmacia dei servizi.
«Le nostre farmacie svolgono un ruolo fondamentale nella salute pubblica della Lombardia - fa presente Emanuele Monti presidente della Commissione sostenibilità sociale, casa e famiglia della Regione Lombardia - sono oltre 3mila, distribuite su tutto il territorio, punti di riferimento per tutti i cittadini, dai servizi sanitari essenziali alla distribuzione e consulenza sui farmaci anche nelle aree più remote». Con queste premesse, è facile comprendere perchè ogni giorno migliaia di cittadini lombardi si rivolgano alle farmacie per ottenere consigli, acquistare farmaci e accedere a servizi di prevenzione e monitoraggio della salute, come le cure per l'ipercolesterolemia.
«La formazione professionale è determinante per i farmacisti lombardi, consapevoli di questo valore aggiunto, al fine di contribuire a una migliore gestione della cronicità sul territorio, sulla base di competenze specifiche e di un aggiornamento continuo» sostiene da sempre Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia.
«Il progetto formativo che abbiamo realizzato ha visto la partecipazione di molti farmacisti lombardi - aggiunge Manuela Bandi, direttore di Fondazione Muralti - consapevoli alla fine del corso di come vanno seguite le persone con colesterolo alto e non controllato».
«Abbiamo sostenuto volentieri questo progetto di formazione dei farmacisti - conclude Fabio Romeo, Senior Medical e Director SBD di Daiichi Sankyo Italia - perchè i ricercatori della nostra azienda sono da sempre impegnati nell'area cardio-metabolica per la messa a punto di quelle innovazioni terapeutiche che possono cambiare il rischio cardiovascolare, come l’acido bempedoico, disponibile anche in associazione con ezetimibe. Ed è giusto che questo impegno vada di pari passo con altrettanta responsabilità nell’aggiornamento dei professionisti della salute, medici e farmacisti».
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