SALONE DEL MOBILE
Design Week: sette giorni e mille esplosioni di creatività
Tutto è pensato per offrire un’esperienza eccezionale cogliendo le nuove tendenze da tutto il mondo

Si avvicina la Milano Design Week che ogni anno cresce e coinvolge non solo la città ma anche distretti limitrofi. Parlare di Salone del Mobile, infatti ormai è riduttivo perché l’evento legato al design e all’arredo più famoso in tutto il mondo coinvolge davvero tutti, addetti ai lavori e non. Per il 2024 tornano a organizzarsi i distretti Milano Durini Design, 5Vie, Isola, Brera e la Zona di Tortona, a cui si aggiungono Porta Venezia e il progetto dal basso che coinvolgerà la comunità residente e creativa di Zona Sarpi, mentre l’Ex Macello che l’anno scorso era sede di Alcova quest’anno sarà il centro di un festival musicale.
Si attivano, o si riattivano, punti diversi sulla mappa di una Milano da vedere sempre più allargata, come le ville dell’Alcova in Brianza (un contesto che con il mobile ha molto a che fare), gli edifici ex-industriali di Linate dove sbarcano i Baranzate Ateliers, ma anche la Darsena cittadina e un rinnovato 10CorsoComo. Una settimana non basta naturalmente per vederli tutti, occorre quindi selezionare molto bene gli argomenti di maggiore interessa e costruire una mappa personale da seguire passo passo. Ma come? Attraverso le guide istituzionali, i blog, le riviste di settore e gli influencer, gli spunti sono davvero tanti e la selezione diventa sempre più difficile.
Il Salone Internazionale del Mobile è laboratorio di sperimentazione e contaminazione, luogo di incontro e di nuove opportunità per riflettere sul mondo del design e del progetto. Neuroscienze e intelligenza artificiale saranno i due punti di forza dell’edizione 2024 che si terrà alla Fiera di Milano-Rho dal 16 al 21 aprile, che da evento fieristico si fa sempre più contesto e tessuto inclusivo, valoriale, responsabile per generare relazioni, narrative e progettualità rilevanti per la comunità del design tutto l’anno.
«Cogliere le nuove tendenze, l’evoluzione di un intero settore coinvolgendo e ascoltando le community vicine e lontane, identificando nuovi approcci, metodologie e tecnologie, sperimentando, in una espressione stare sulla frontiera: questa l’ambizione ancora oggi del Salone del Mobile» afferma Maria Porro, presidente del Salone del Mobile. «Neuroscienze, intelligenza artificiale, nuovi formate percorsi, un progetto culturale unitario ma diffuso, tra coerenza e multidisciplinarietà, le stanze per pensare di David Lynch, l’installazione di Salotto NY che ci porta sott’acqua e tra poesia e numeri fa il punto sullo stato dell’arte dell’industria del bagno ma anche i talk con tanti ospiti tra cui il premio Pritzker Francis Kéré e le performance visionarie di artisti e food designer - prosegue Porro - tutto è stato pensato per offrire al visitatore e all’espositore un’esperienza eccezionale per contenuto e contenitore, impossibile da replicare se non qui, al Salone di Milano, impensabile da perdere, anche se non si limita a una sola settimana, ma copre tutto l’arco dell’anno grazie alla forza propulsiva e inclusiva della nostra piattaforma digitale».
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