SANITÀ
Gallarate, l’ospedale e la chirurgia laser
Per la cura dell’iperplasia prostatica benigna. Primi due interventi. «Dimissioni a casa dopo 48 ore»

All’ospedale Sant’Antonio Abate la chirurgia laser per la cura dell’iperplasia prostatica benigna è di nuovo realtà. Nella mattinata di lunedì 15 settembre sono stati eseguiti i primi due interventi di enucleazione prostatica con il laser, entrambi su pazienti settantenni. Un ritorno già anticipato lo scorso luglio dalla direttrice dell’Asst Valle Olona, Daniela Bianchi al termine della presentazione delle nuove attività che hanno preso il via al Sant’Antonio Abate ovvero, endoscopia, urologia e otorinolaringoiatria e la novità della elettrofisiologia.
LE PRIME DUE OPERAZIONI
L’équipe guidata dal dottor Giovanni Saredi ha portato a termine le operazioni, della durata di circa 90 minuti ciascuna, con due diverse modalità anestesiologiche. «Diamo la possibilità di scegliere tra diverse strategie anestesiologiche – spiega il responsabile della struttura di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale di Gallarate, Emanuele Bossi –. Il secondo intervento, per esempio, è stato effettuato in anestesia loco-regionale, conosciuta come anestesia spinale».
LE DIMISSIONI
La tecnica laser rappresenta oggi una delle soluzioni più moderne e meno invasive per il trattamento dell’iperplasia prostatica benigna, patologia che interessa in particolare la popolazione maschile over 60. Oltre a ridurre le complicanze, consente tempi di recupero molto più rapidi rispetto alla chirurgia tradizionale. Ed è proprio questo l’aspetto che sottolinea il direttore della S.C. di Urologia del Presidio ospedaliero di Saronno, Giovanni Saredi: «Le dimissioni a domicilio avvengono nelle 48 ore successive all’intervento e la normale ripresa delle attività quotidiane entro un paio di settimane».
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