IL CANTIERE
Gallarate-T2, la ferrovia inizia a prendere forma
Posata la prima struttura portante della galleria da 385 metri
È stata posata nei giorni scorsi la prima centina della galleria naturale prevista lungo il tracciato della ferrovia in costruzione per collegare il Terminal 2 dell’aeroporto di Malpensa e la linea del Sempione all’altezza del territorio di Gallarate.
La struttura destinata a sostenere la volta del tunnel è stata posizionata questa settimana sul lato verso Malpensa. Di fatto si tratta dell’avvio delle nuove attività di scavo che devono essere compiute per 385 metri di lunghezza nel territorio di Casorate Sempione. Qualche settimana fa, per consentire l’avanzamento del cantiere, era stata deviata in via provvisoria la strada di collegamento tra Casorate e Cardano al Campo, come era già avvenuto lo scorso dicembre per un tratto della statale del Sempione, tra l’abitato dei Ronchi e quello casoratese, dove è previsto l’innesto dei nuovi binari destinati a collegare l’aeroporto internazionale alla linea ferroviaria esistente.
BINARI AL SERVIZIO DI MALPENSA
Continua ad avanzare, dunque, su diversi fronti, la realizzazione della ferrovia ideata per servire Malpensa chiudendo l’anello oggi incompleto intorno allo scalo. Soltanto poche settimane orsono era avvenuta anche la posa in opera dei muri prefabbricati di un altro tunnel, artificiale, lungo circa 300 metri e previsto approssimativamente all’altezza del crossodromo del Ciglione. Le nuove immagini che i costruttori hanno pubblicato sui propri canali per testimoniare l’attuale fase dei lavori mostrano l’abbozzo dell’imponente tunnel naturale che sarà creato per far passare i binari. A cantiere concluso, quest’ultima galleria che si è appena cominciato a scavare si inserirà tra altri due tratti artificiali, ben più lunghi, previsti alle due estremità del percorso.
IMPATTO SOFT
Le lavorazioni in corso non hanno un impatto diretto sull’abitato e sulla viabilità. Così come per la deviazione della strada che collega Cardano al Campo e Casorate Sempione, anche in questa fase non c’è stato quindi bisogno di prevedere modifiche che toccano l’intorno del cantiere.
«Ci siamo opposti alla realizzazione del collegamento, come Comune, finché abbiamo potuto», ricorda il sindaco casoratese Dimitri Cassani. È sul territorio del paese che lui amministra, infatti, che corre la maggior parte del tracciato della nuova ferrovia che deve essere pronta per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 e per cui saranno investiti complessivamente 257.553.700 euro.
«Ne avremmo fatto volentieri a meno – prosegue il primo cittadino – per il sacrificio ambientale non indifferente che richiede e per il rapporto costi-benefici che presenta. Ci siamo opposti finché abbiamo potuto, dopo di che abbiamo dovuto prendere atto della valenza dell’opera». Tra gli argomenti che avevano portato Cassani ad opporsi al progetto, in particolare quello delle compensazioni. Ma tant’è, oggi il progetto avanza spedito e senza scossoni legati alla convivenza tra il cantiere e la vita quotidiana del territorio. «Quando era stato ritrovato l’amianto c’è stato un contatto con la società e siamo stati informati della situazione», spiega il sindaco casoratese.
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