GRUPPI DI LETTURA
I libri si condividono

Il libro, leggiamocelo insieme. O anche da soli, ma poi discutiamone, confrontiamoci sui temi trattati, apriamo un dibattito e anche, magari, analizziamolo dettagliatamente.
Benvenuti nei gruppi di lettura, che ormai spopolano in biblioteche, librerie, in qualche caso anche via social o in diverse forme online. E anche in casa. Magari davanti a una tazza di tè.
Che il libro da leggere lo si compri, lo si prenda in biblioteca o sia messo, anche proprio attraverso il prestito bibliotecario da più sedi, a disposizione dei partecipanti, l’idea alla base è sempre la stessa: leggere e condividere le impressioni.
Quello che differenzia sono le modalità di approccio al testo e di sviluppo del dibattito che ne consegue. Con novità in arrivo che stanno prendendo piede e che, più che gruppi di lettura, sono gruppi di lettori.
Sono, questi, i Silent Book Club, nati dall’idea di due ragazze americane che volevano ritagliarsi un po’ di tempo per leggere in compagnia. La differenza con il gruppo di lettura tradizionalmente inteso è che non viene assegnato un titolo uguale per tutti, ma che ognuno porta nel luogo scelto per la lettura il proprio libro, quello che desidera leggere.
«Noi apriamo con un momento di socializzazione – spiega la sua esperienza Marzia, che ha creato un Silent Book Club all’interno della sua libreria -. Poi si spengono cellulari, pc, bocca e si inizia a leggere, ognuno per conto suo, ma insieme, nello stesso luogo.
È proprio la condivisione della passione per la lettura, il ritagliarsi un momento proprio senza interferenze esterne e soprattutto si può leggere ciò che si vuole senza l’obbligo di finire la lettura entro un determinato tempo».
Favorire la socializzazione è uno dei punti al centro del gruppo di lettura, tradizionale o silent club. Nei gruppi di lettura, dove il libro da leggere è appunto suggerito dai partecipanti, c’è anche l’aspetto di stimolo all‘approccio di testi che apparentemente potrebbero non interessare.
Sì, perché ci sono gruppi di lettura “tematici”, che affrontano solo un genere, o dedicati ai ragazzi. Ma per la maggior parte dei casi si tratta di letture di diverso tipo proposte di volta in volta. E dunque può capitare che si debba leggere un testo che non sembra rientrare nelle proprie corde e che invece può rivelarsi una gradita sorpresa.
A volte succede anche che a un gruppo di lettura possa essere invitato l’autore del libro appena letto. E può accadere qualcosa di particolare, come in un’esperienza nel Magentino. «Il gruppo di lettura di cui faccio parte – racconta infatti Emanuela – è formato da sole donne ed è nato dall’idea di una delle componenti, Sara, che con un’amica ha deciso di confrontarsi su un libro. A loro si è aggiunta la mamma di Sara con le sue amiche: è un gruppo che unisce due generazioni. Ci si trova ogni cinque settimane a casa di una di noi a rotazione ed è un momento non solo di confronto sul libro, ma anche conviviale. E una scrittrice magentina, Maria Luisa Busti, che è stata con noi dopo la lettura di un suo libro, adesso fa parte del gruppo».
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