ISTANBUL
Il Pkk dice addio alle armi, cerimonia nel Kurdistan

(ANSA) - ISTANBUL, 11 LUG - Circa trenta militanti del
Partito dei Lavoratori del Kurdistan (Pkk) hanno distrutto le
loro armi in una caverna tra le montagne nei pressi di
Sulaymaniyya, nel Kurdistan iracheno, in una cerimonia che
sancisce l'abbandono della lotta armata e il disarmo da parte
del gruppo che ha dichiarato anche lo scioglimento, dopo la
decisione nei mesi scorsi del leader Abdullah Ocalan,
imprigionato dal 1999."Siamo qui come segno di buona volontà e
di un passo risoluto per il successo concreto del processo per
la pace e la società democratica", ha affermato il Pkk in una
nota.
Erano presenti a Sulaymaniyya delegati del Dem, la terza
forza più rappresentata nel Parlamento turco, di orientamento
filo curdo, che ha attivamente partecipato al processo in corso
tra Ankara e il Pkk avviato nell'autunno del 2024.
Il processo di pace per risolvere la questione curda in
Turchia è stato avviato dal partito Mhp, forza di estrema destra
alleata del presidente Recep Tayyip Erdogan in Parlamento e
tradizionalmente lontana dalla causa curda. Il leader del Mhp
aveva chiesto a Ocalan di sciogliere il Pkk in cambio di
concessioni sul suo regime carcerario. Nei mesi successivi, il
processo di pace è stato sostenuto da altri partiti turchi, tra
cui l'Akp di Erdogan e le principali forze di opposizione,
ovvero il Chp e il Dem. A fine febbraio Ocalan ha ordinato la
fine della lotta armata, il disarmo e lo scioglimento del Pkk
mentre Erdogan ha più volte dichiarato che il momento
rappresenta "un'occasione di importanza storica" per raggiungere
l'obiettivo di "una Turchia senza terrorismo" (Terorsuz
Turkiye). (ANSA).
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