Inchieste urbanistica: le famiglie, 'valutiamo una class action'

Il Comitato che riunisce le Famiglie sospese - quelle che non
riescono a entrare nelle case che hanno acquistato a causa delle
conseguenze delle inchieste sull'urbanistica -, sta valutando
una class action che potrebbe essere nei confronti del Comune ma
anche dei costruttori. Lo ha spiegato il portavoce Filippo
Borsellino nel corso di un punto stampa davanti a uno dei
cantieri sotto sequestro, quello di Scalo House in via
Valtellina.
Quella della "class action è una delle idee che stiamo
valutando - ha spiegato Borsellino-, stiamo sentendo diversi
pareri di avvocati ma non abbiamo ancora deciso. Oltre alla
questione economica c'è una questione di tempo. Stiamo facendo
le giuste riflessioni per tutelarci nella maniera migliore
possibile. Ringrazio gli avvocati che si sono offerti di
aiutarci gratuitamente".
Domani le Famiglie sospese incontreranno nuovamente il
sindaco Giuseppe Sala alle 9:30 a Palazzo Marino, sede del
Comune. "Ci aspettiamo che ci possano dare delle soluzioni alla
nostra situazione. Siamo stati anche contattati da alcune
associazioni di categoria nei giorni scorsi, insieme abbiamo
deciso di rivolgere un appello alle istituzioni, sia al sindaco,
che all'assessora Scavuzzo che al ministro Salvini - ha aggiunto
-, per chiedere un tavolo di confronto affinché Milano possa
riprendere a lavorare e a sbloccare la situazione, ovviamente
nel rispetto delle indagini".
"Noi desideriamo che venga fatta luce su quanto successo e
che chi ha sbagliato paghi. Non è solo una questione economica,
ma anche di tempo - ha concluso -. Molti di noi hanno fatto
presente anche il problema del tempo, cioè di persone che non
possono aspettare anni, ci sono persone che hanno 75 anni e
magari a fine processo non sanno se saranno ancora qui". Durante
il punto stampa davanti al cantiere bloccato le famiglie hanno
appeso alle cesate piccoli cartelli con le loro storie, come:
"Laura. Ho acquistato un appartamento nel cantiere Lepontina
7/9. La casa non sarà mai consegnata e la società è fallita da
poco. Ho versato molti soldi e ho avuto tanti problemi anche di
salute".
L'operatore Green Stone che sta costruendo Scalo House rende
noto che continuano le interlocuzioni con il Comune per
costruire una proposta condivisa da sottoporre alla Procura. E
che è stato chiesto al sindaco che gli avanzamenti fatti negli
incontri tecnici non subiscano rallentamenti estivi. (ANSA).
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