CONTI IN TASCA
Kakebo, la tecnica per risparmiare

Ho speso troppo. La carta di credito è affaticata, sembra che abbia corso la maratona di New York. Il conto corrente è al minimo storico.
Dopo il Natale e le spese incontrollate che hanno accompagnato le feste, è necessario ricorrere alle misure drastiche. Ma senza mortificarci.
Ancora una volta l’aiuto arriva dal Giappone con il Kakebo, l’agenda per salvare le proprie finanze e dove annotare ogni singola spesa.
Entrate e uscite, non si bara neppure sul caffè al bar e sulla piega in più dal parrucchiere o una manicure extra dell’ultimo momento.
La scoperta dell’acqua calda, c’è da pensare. Eppure non è così semplice.
Letteralmente il Kakebo è il libro dei conti di casa inventato nel Paese del Sol Levante ed è diventato un fenomeno internazionale perché alla prova dei fatti dimostra efficacia nel gestire il proprio budget personale.
Si riesce a risparmiare fino al 35 per cento del budget, un vero tesoretto.
Già dal nome e dal suono, l’approccio è positivo: la sequenza dei tre caratteri con cui si scrive in lingua originale significa letteralmente “libro dei conti di casa”.
Nato oltre 100 anni fa, il Kakebo è legato alla figura di una donna rivoluzionaria e prima giornalista del Giappone Motoko Hani che durante la fase di industrializzazione del Paese fondò la Jiyu Gakuen, una scuola femminile privata che promuoveva la libertà e la prima rivista femminile Katei no tomo (pubblicata tutt’ora, nel 1906 cambiò il nome in Fujin no tomo).
Nel 1904 la giornalista lanciò sul mercato il primo Kakebo: già dalle colonne del suo giornale infatti incoraggiava le lettrici a prendere nota quotidianamente delle spese promuovendo il controllo quotidiano dell’economia domestica.
Aveva capito che la libertà passa dal portafoglio possibilmente pieno. Ma anche il benessere e gli stati d’ansia si annullano con un conto corrente in ordine.
Lo spiega Elisa Turconi esperta della materia e che domenica 19 gennaio alla libreria Millestorie di Fagnano Olona (ore 10.30-12) svelerà in un corso tutti i segreti del Kakebo.
«È l’agenda ideale per affrontare una crisi perché permette di mettere nero su bianco e soprattutto in modo sistematico le spese. Dipende dalle proprie entrate e spese fisse: personalmente ho tratto beneficio riuscendo ad accantonare ogni mese la cifra prefissata e soprattutto è andata in crescendo».
Come è stato possibile? Una magia? «Sono partita dalla classica situazione “lacrime e sangue” delle famiglie normali. Pian piano ho capito che le piccole cifre alla fine del mese fanno tanto. Mi sono resa conto conto che il budget giornaliero veniva puntualmente sforato».
Badate bene, spiega Turconi: «Il Kakebo non corrisponde all’estratto conto ma è un conto puramente algebrico».
Il segreto del successo di questo metodo, quasi da nonne, è semplice: «Fermarsi a riflettere. Darsi tempo per la scrittura e riflettere anche sulle uscite senza mortificarsi quindi non è necessario tagliare ma magari cambiare qualche abitudine che ci arricchiscono intellettualmente ed emotivamente”.
Inoltre l’esperta di Kakebo spiega anche: «Ci sono ormai diversi tipi di libro dei conti, ci sono quelli per le vacanze in modo da non doversi pentire quando si torna a casa oppure quello in previsione della nascita di un figlio».
È sempre il momento giusto per acquistare e iniziare un Kakebo, premieranno determinazione e costanza.
«Non è un colpevolizzare, ma solo dare un ordine. E arriverà a fine mese senza toccare il piccolo salvadanaio che ci eravamo prefisse: così il prossimo anno andare per saldi non sarà il problema».
Spendaccione di tutti i tempi, è arrivato il momento della riscossa grazie al Kakebo, il prossimo anno andare alle Maldive o comprarsi una Louis Vuitton non sarà un problema. Addio sensi di colpa.
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