BRUXELLES
Kallas, 'a Gaza carestia, Israele sblocchi accesso a Ong'

(ANSA) - BRUXELLES, 12 AGO - "Chiediamo al governo israeliano
di autorizzare tutte le spedizioni di aiuti delle ONG
internazionali e di consentire agli operatori umanitari
essenziali di svolgere le loro attività. È necessario adottare
misure immediate, permanenti e concrete per facilitare l'accesso
sicuro e su larga scala delle Nazioni Unite, delle ONG
internazionali e dei partner umanitari". Lo afferma un
comunicato diffuso dall'alto rappresentante Ue Kaja Kallas e
firmato da vari Paesi Ue, tra cui l'Italia, ed extra-Ue come
Australia, Regno Unito e Giappone. "La carestia a Gaza si sta
diffondendo sotto i nostri occhi", si legge ancora.
"Le sofferenze umanitarie a Gaza hanno raggiunto livelli
inimmaginabili. La carestia si sta diffondendo sotto i nostri
occhi. È necessario intervenire con urgenza per fermare e
invertire la tendenza alla fame. Lo spazio umanitario deve
essere protetto e gli aiuti non devono mai essere
politicizzati", afferma la dichiarazione. "Tuttavia, a causa
delle nuove restrizioni in materia di registrazione, le ong
internazionali essenziali potrebbero essere costrette a lasciare
immediatamente i territori palestinesi occupati, il che
aggraverebbe ulteriormente la situazione umanitaria. Tutti i
valichi e le vie di comunicazione devono essere utilizzati per
consentire l'afflusso di aiuti a Gaza, compresi cibo, forniture
alimentari, ripari, carburante, acqua potabile, medicinali e
attrezzature mediche. Non deve essere fatto uso di forza letale
nei luoghi di distribuzione e i civili, gli operatori umanitari
e il personale medico devono essere protetti". "Siamo grati agli
Stati Uniti, al Qatar e all'Egitto per i loro sforzi volti a
promuovere un cessate il fuoco e a perseguire la pace. Abbiamo
bisogno di un cessate il fuoco che ponga fine alla guerra,
affinché gli ostaggi siano liberati e gli aiuti possano entrare
a Gaza via terra senza ostacoli", conclude la nota. (ANSA).
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