L’INTERVENTO
Lago di Varese: via i fiori di loto. Sono infestanti
Operazione condotta dalla Provincia. Ecco le ragioni

La purezza dell’anima nella tradizione buddista, la concentrazione e la calma nella pratica dello yoga, la bellezza dei suoi fiori nei dipinti di Claude Monet. Ma è il caso di dire che quando si parla dei Fiori di loto non son tutte rose e fiori.
Negli “Interventi di riqualificazione spondale Lago di Varese” approvati qualche giorno fa dalla Provincia dopo una fase di perizia supplettiva, la Nelumbo nucifera (questo il suo nome scientifico) risulta al centro di una sperimentazione per contenerne la diffusione, in special modo sulle sponde dell’Isolino Virginia, insieme alla cosiddetta “Peste d’acqua”, in botanica Elodea nuttallii.
Entrambe sono specie infestanti, la cui diffusione va perciò a scapito di altre e di conseguenza l’intervento rientra nel “ringiovanimento del canneto del lago” con messa a dimora di piante acquatiche di specie diverse. Una decina di giorni lavorativi non certo per eliminare del tutto le due essenze infestanti, parte da sempre dello specchio lacustre, ma appunto per contenerne la diffusione. Parliamo comunque solo di una porzione (valore dichiarato oltre 82mila euro) di un progetto più esteso finanziato da Regione Lombardia per poco più di 568mila euro e “finalizzato alla tutela e al risanamento delle acque lacustri” in tutto il territorio regionale.
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