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Uno spazio «totalmente dedicato all’ascolto della musica: in un Palazzo che da novant’anni ospita una straordinaria moltitudine di immagini, opere e performance visive, abbiamo deciso di dedicare uno spazio invece all’ascolto, alla fruizione della musica, dal vivo e registrata, di alta qualità e generi diversi, nelle condizioni acustiche e sonore tecnicamente più appropriate e meno distratte da stimoli visivi». Così Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano, ha presentato Voce, il nuovo spazio realizzato al primo piano del Palazzo dell’Art, e che accoglie appunto la programmazione musicale di Triennale Milano ospitando concerti live, dj set, listening session, installazioni sonore, ma anche incontri, attività di formazione e workshop dedicati al suono e all’ascolto. «Un luogo di fruizione musicale di altissima qualità e di musica dal vivo – aggiunge Boeri -. Ma anche di generazione di nuove idee e accelerazioni creative che a volte solo il rapporto con un’opera unica, entro uno spazio dedicato, riesce a offrire». E proprio in questo senso si muove l’intenzione di Triennale Milano di dare vita all’interno di Voce alla realizzazione anche di una collezione di opere musicali inedite e appositamente prodotte che possono essere fruite dal pubblico solo all’interno di questo spazio, quasi come accade per le pitture del museo, e molte della quali saranno vissute come opere site-specific. Un luogo, insomma, di sperimentazione e contaminazione fra generi e linguaggi espressivi, che in qualche modo ricorda anche il concetto di “listening bar”, quasi “rifugi” per chi vuole focalizzarsi sull’ascolto della musica, messo al centro e lontano da altre situazioni più “caotiche” in senso ampio. E all’interno di Voce trova spazio anche un cocktail bar, aperto da martedì a domenica dalle 18 alle 2, dunque negli stessi orari del luogo di ascolto, con una drink list che riprende il senso e la memoria del luogo, oltre a una proposta più classica.

Con Voce si restituisce a Triennale un luogo dedicato alla musica che era presente nel 1933 all’inaugurazione del Palazzo dell’Arte come “dancing”, spazio che negli Anni Cinquanta divenne punto di irradiazione dei programmi del terzo canale Rai e che dalla metà degli Anni Sessanta accolse il Piper, “succursale” del noto tempio romano della musica e dove il 23 maggio 1968 tenne un concerto Jimi Hendrix. La programmazione propone la sera eventi e attività musicali, avvalendosi in estate anche di due palchi esterni, ma anche alcune matinée. Questa settimana si segnala giovedì 29 maggio alle 21 l’arrivo del duo danese The Raveonettes nella sua unica data italiana e alle 23 l’Idles Dj Set con il frontman Joe Talbot affonda nella scena post-punk che ha segnato i suoi esordi musicali, ma non rinuncia alla carica e all’urgenza che da sempre caratterizzano le performance live della band britannica. Il 5 giugno dalle 18 il Road to Kappa FuturFestival 2025 vedrà spaziare da sound elettrici a rap, da suoni tribali a musica deep house. Inoltre fino alla metà di giugno sarà sempre possibile assistere alla sonorizzazione di Lorenzo Senni e Anonima Luci creata in occasione dell’inaugurazione dello spazio, con tre brani inediti realizzati appositamente.

Sara Magnoli

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