ROMA
Mattarella,per genocidio Srebrenica rigorosa giustizia

(ANSA) - ROMA, 11 LUG - "Commemoriamo oggi il trentesimo
anniversario del genocidio di Srebrenica. Una tragedia che, a
dispetto delle migliori speranze, fu emblematica degli orrori
indicibili in cui poteva sprofondare nuovamente l'Europa, sulla
scorta di azioni che riprendevano l'orrendo vessillo della
"pulizia etnica" sotto il pretesto di affermazioni
nazionalistiche, in un'area - i Balcani - caratterizzata da
sempre dall'essere crogiolo di incontro e convivenza tra i
popoli e le culture".Lo afferma il presidente della Repubblica
Sergio Mattarella.
"Gli anni trascorsi da quella terribile strage non attenuano
l'urlo di dolore delle vittime, che continua a risuonare
attraverso le testimonianze dei familiari che sono loro
sopravvissuti. La coscienza della comunità internazionale non è
uscita indenne da quegli eventi che hanno lasciato in eredità la
consapevolezza che esiste una responsabilità collettiva, che
invoca l'intervento e la condanna dei popoli. Una triste lezione
che, al pari di altre, alimenta il dovere condiviso di prevenire
e combattere simili atrocità e condannare con fermezza qualsiasi
tentativo di riduzionismo o negazionismo. Lottare contro la
diffusione di sentimenti d'odio è responsabilità di ciascuno e
di ogni Paese. Attribuire disonore e infamia a intere
popolazioni sarebbe errato: al contrario, si tratta di
perseguire in ogni sede, a partire da quelle dei tribunali
internazionali, una rigorosa e puntuale giustizia che sia
terreno fertile per la riconciliazione e per un presente e un
futuro di pace e fratellanza. È questo lo spirito con cui il 23
maggio 2024, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha voluto
proclamare l'11 luglio "Giornata internazionale di riflessione e
commemorazione del genocidio di Srebrenica", per richiamare
tutti a questo dovere, onorare le vittime e, preservando il
ricordo di quegli avvenimenti luttuosi, iscrivere per sempre
nella memoria dell'umanità quel giorno funesto. L'orizzonte
europeo, in cui si iscrivono le aspirazioni dei popoli dei
Balcani, rappresenta i valori di libertà, democrazia e
uguaglianza di diritti che sono alla base del pacifico vivere
comune tra i diversi popoli, nel rispetto delle loro
specificità. Principi che hanno ispirato i padri fondatori del
progetto europeo e che restano profondamente attuali per
impedire che tragedie come il genocidio di Srebrenica tornino ad
affliggere il nostro continente. Le comunità dei popoli
dell'area - Bosnia ed Erzegovina fra queste - stanno
faticosamente realizzando percorsi di superamento dei tragici
lasciti del passato per consolidare legami di fiducia reciproca
attraverso una convinta adesione al progetto europeo. La triste
stagione dei nazionalismi, foriera dei peggiori lutti del XX
secolo, sia definitivamente consegnata alla storia. Sarajevo sa
di poter contare in questo percorso sul pieno sostegno della
Repubblica Italiana e sul sentimento di grande amicizia che
unisce i nostri popoli", conclude il capo dello Stato (ANSA).
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