MINA
La tigre fa ottanta

Ottant’anni. E il riconoscimento di aver cambiato la musica italiana. O almeno di esserne stata una delle più grandi protagoniste e interpreti, con una voce che Sarah Vaughan, l’indimenticabile esponente di punta del bebop, dichiarò avrebbe voluto se non avesse avuto la sua.
Mina compie ottant’anni. E viene celebrata in un nuovo libro a lei dedicato, che ha come titolo “semplicemente” il suo nome. Con la curatela artistica di Mauro Balletti, che dal 1973 l’ha seguita realizzando tutte le sue copertine e video, e con i contributi scritti negli anni da Natalia Aspesi, Sennuccio Benelli e Luchino Visconti, Giorgio Bocca, Gianni Clerici, Antonio Dipollina, Guido Gerosa, Luca Josi, Oriana Fallaci, Rosario Fiorello, Ivano Fossati, Simone Marchetti e Walter Siti.
Il volume, edito da Rizzoli e che uscirà proprio in questi giorni, celebra la figura artistica, l’anticonformismo, i mille volti della grande artista, “al secolo” Anna Maria Mazzini, nata a Busto Arsizio il 25 marzo, pur portando nel soprannome “La Tigre di Cremona” il riferimento alla città di cui erano originari i suoi genitori e dove tornò a vivere all’età di tre anni.
Da sempre curiosa dell’arte e della musica, con una nonna cantante lirica che anche se per poco, quando era ancora bambina, la convinse a prendere lezioni di pianoforte, subì precocemente il dolore per la morte del fratello Alfredo, avvenuta nel 1965, cantante con il nome di “Geronimo”.
Il libro la descrive sotto molti punti di vista, toccandone le tante sfaccettature di un’artista che è stata fonte di ispirazione non solo per musicisti, fotografi e disegnatori, ma anche per creatori di moda. A farsi conoscere, a diciannove anni, è il 4 aprile 1959, con il suo debutto in tv, quando canta Nessuno al celebre gioco musicale a quiz “Il Musichiere” condotto da Mario Riva, nella puntata dedicata agli “urlatori”, quei cantanti ritenuti “fuori dalle righe” ed estrosi, accompagnando il ritmo della canzone agitando mani e braccia, con quei movimenti che sembrano creare disegni nell’aria e che sono una delle sue caratteristiche interpretative.
Dodici giorni dopo è ospite di Mike Bongiorno a “Lascia o raddoppia”. E questa nuova apparizione, che il “re dei quiz” saluterà con un “Ragazza mia, non ti fermerà nessuno”, strega definitivamente gli italiani.
Capace negli anni e nelle interpretazioni di donare emozioni e di mettere i brividi con un’estensione vocale che la rende unica, anticonformista nei suoi abiti appariscenti e spesso trasgressivi per gli anni in cui li ha indossati e che l’hanno resa icona di stile, lo sguardo bistrato e le ciglia che si muovono, le gambe lunghe e bellissime, un sorriso che affascina. I capelli acconciati sempre in maniera nuova e diversa, dalla zazzera alla lunga treccia con cui ancora oggi la vediamo nelle foto.
E un carattere fuori dagli schemi, ma al tempo stesso capace di mostrare, anche nel canto, un aspetto delicato e sensuale, capace di interpretare magistralmente ogni tipo di canzone, e indimenticabile in duetti con alcuni degli altri più grandi cantautori italiani, da Celentano a Battisti.
Fa scalpore anche la sua vita privata quando, negli Anni Sessanta, non nasconde la sua storia con Corrado Pani, che era sposato, e con il quale, in un momento in cui il divorzio ancora in Italia non era permesso, nel 1963 ha un figlio, Massimiliano.
Nel 1970 sposa il giornalista Virgilio Crocco e l’anno successivo nasce Benedetta. Rimasta vedova poco dopo, nel 1973, quando il marito muore in un incidente, il suo secondo matrimonio è nel 2006, dopo anni di “fidanzamento” con il cardiologo Eugenio Quaini, con il quale vive in Svizzera, dove si è rifugiata dopo aver lasciato l’Italia e le scene.
Il palco “live” della canzone l’aveva invece lasciato nell’agosto 1978. Ma non ha mai abbandonato i suoi fan, ai quali continua a regalare emozioni attraverso i suoi dischi. Come una vera diva quale lei è da sempre. Come un mito che non tramonta mai e che riesce a legare a sé ammiratori di ogni età.
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