PATRIMONIO
Il Monastero di Torba, la dedica e il nuovo altare
Oggi l’omaggio a Giulia Maria Crespi, che acquistò il monastero e lo donò al Fai. Messa officiata da monsignor Delpini

Nel 1977 Giulia Maria Crespi acquistò il Monastero di Torba in rovina per donarlo al neonato Fai, di cui era tra i fondatori. Quello di Gornate Olona fu il primo bene del Fondo per l’Ambiente Italiano che, mezzo secolo dopo, è diventato la principale realtà di tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale italiano. E così, oggi, venerdì 6 giugno, compleanno di Giulia Maria Crespi, scomparsa nel 2020, il Fai ha dedicato il Monastero di Torba a colei che contribuì in modo determinante a dare vita a quanto di grande è stato poi realizzato. La cerimonia è iniziata con una messa nella chiesa di Santa Maria, officiata dall’arcivescovo di Milano Mario Delpini, sul nuovo piccolo altare in legno svelato oggi e disegnato dall’architetto Mario Botta. «Il monastero di Torba – ha detto Marco Magnifico, presidente del Fai durante la cerimonia a cui hanno partecipato un centinaio di persone, tra cui diverse autorità – ha un significato fondativo, è il luogo del cominciamento». Dove un sogno, la visione e la tenacia di alcuni, è diventata una splendida realtà per moltissimi.
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