ROMA
Msf, in Darfur dilaga violenza sessuale contro donne e ragazze

(ANSA) - ROMA, 28 MAG - Donne e ragazze vivono con il rischio
costante di subire un'aggressione sessuale nella regione del
Darfur, in Sudan, avverte Medici Senza Frontiere (Msf), che tra
gennaio 2024 e marzo 2025 ha assistito - solo nel Darfur
meridionale - 659 persone sopravvissute a violenze sessuali, di
cui il 94% erano donne e il 31% aveva meno di 18 anni. Tra loro,
anche bambini con meno di 5 anni.
"Parliamo di aggressioni sessuali spietate, spesso di gruppo.
Tutta questa violenza è inaccettabile, deve finire. La violenza
sessuale non è una conseguenza naturale o inevitabile della
guerra, può costituire un crimine di guerra, una forma di
tortura e un crimine contro l'umanità", afferma in un comunicato
Claire San Filippo, coordinatrice delle emergenze di Msf in
Sudan. "Le parti in conflitto devono assumersi le proprie
responsabilità e proteggere i civili e i servizi di assistenza
alle sopravvissute devono essere potenziati", sottolinea.
Le aggressioni, fisiche e sessuali, non avvengono solo
durante gli attacchi ai villaggi o lungo le vie di fuga: la
mancanza di aiuti umanitari spinge molte persone ad esporsi a
pericoli concreti pur di sopravvivere, come percorrere lunghi ed
estenuanti tragitti a piedi o accettare lavori rischiosi,
prosegue la nota. Anche chi decide di non esporsi a questi
rischi, non è comunque al sicuro: resta isolato, senza fonti di
reddito, senza cibo, acqua e cure mediche. Non ci sono decisioni
o luoghi sicuri, la violenza può colpire chiunque in qualsiasi
momento e contesto, persino all'interno della propria
abitazione.
L'86% delle 659 persone sopravvissute alle violenze sessuali
ha riferito di essere stata stuprata; il 94% delle vittime erano
donne e ragazze; il 56% ha indicato come aggressori membri delle
forze armate, di polizia o di gruppi armati non statali; il 55%
ha subito anche lesione fisiche, oltre alla violenza sessuale;
il 34% è stata aggredita mentre lavorava o si spostava nei
campi; il 31% aveva meno di 18 anni; il 29% aveva tra i 10 e i
19 anni; il 7% aveva meno di 10 anni e il 2,6% meno di 5 anni.
(ANSA).
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