DILEMMI SULLE GESTIONI
Museo e ristoro, problemi di Meina
Il “Primavera” è chiuso dal Covid. Il sindaco: «Non ci hanno restituito le chiavi». Anche la struttura di Villa Faraggiana desta preoccupazioni

Museo e ristorante “Primavera” i due dilemmi di Meina. Il ristorante “Primavera” non è altro che l’ex circolo dedicato a Felice Cavallotti affidato a un’associazione che per alcuni anni ha tenuto aperto un ristorante solidale in cui lavoravano anche ragazzi down. Dopo il Covid però l’attività non ha più riaperto e il Comune ha chiesto la restituzione delle chiavi. «Non ce le hanno date – afferma il sindaco Giancarlo Blangiardo –. Non vogliamo andare per vie legali, ma il bene deve ritornare al Comune per essere riaperto magari come bar». La struttura appare fatiscente con erbacce ovunque.
Situazione simile al museo della Villa Faraggiana affidato a una gestione privata. Ad agosto è chiuso, ma anche qui spesso la struttura non apre e da fuori si vedono erbacce un po’ ovunque. Fino ad alcuni anni fa funzionava regolarmente poi il lento declino. «Ci dicono che lavorano su prenotazioni online e con le scolaresche soprattutto della Lombardia – racconta il sindaco –. Anche qui si tratta di una struttura su cui sono stati spesi soldi pubblici e che deve essere sfruttata al meglio e valorizzata. In questo momento non lo è e i privati, che ora gestiscono anche il castello di Proh, hanno pure una convenzione trentennale». Il museo avrebbe dovuto ospitare la scuola europea del disegno della Fondazione Adami e ospitare mostre di rilievo tanto che è stato costruito anche un caveau per le opere rimasto sempre vuoto e ora usato come magazzino. Un museo dalla collocazione infelice, con pochi parcheggi, che non è mai decollato.
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