MILANO
Nel 2064 la parità tra sceneggiatori e sceneggiatrici

(ANSA) - MILANO, 05 GIU - Se la situazione rimane quella di
oggi, la parità numerica tra sceneggiatori e sceneggiatrici, che
oggi sono il 27% dei professionisti della scrittura per il
cinema, sarà raggiunta solo nel 2064. E' l'allarme lanciato da
Mariagrazia Fanchi, responsabile del rapporto annuale Gender
Balance in Italian Film Crews dell'Università Cattolica,
presentato al Milano Film Fest in occasione del lancio della
terza edizione di Alf premi cinema, la manifestazione biennale
dedicata alla scrittura cinematografica femminile, a cura di
Aimara Garlaschelli e Gaia Guarducci.
A sostenere il premio, l'attrice Anna Foglietta, per la quale
"avere uno sguardo femminile sulle storie è di primaria
importanza", soprattutto perché "veniamo da un sistema
audiovisivo segnato da oltre un secolo di narrazione al
maschile". "Io stessa - ha raccontato - ho subito un pensiero
maschile, le mie interpretazioni sono state viziate da un
pensiero maschile. Se calcolo i ruoli che ho interpretato sono
quasi tutti funzionali, solo donne o madri, mentre se erano
libere mi dicevano che avevo fatto la parte della
'mattacchiona'". Poi "è come se mi fossi risvegliata, mi sono
accorta di aver dormito dando per scontato qualcosa che non lo è
e che - ha concluso - non lo deve più essere".
Francesca De Martini di Unita, intervenendo al dibattito, ha
notato che "spesso i personaggi femminili sono costole di quelli
maschili, e le donne sopra i 50 anni spariscono dallo schermo".
Per raccontare le donne oltre stereotipi e cliché, i premi Alf
cinema assegneranno il Premio Donne Sceneggiatrici, decretato da
giurate come la sceneggiatrice Isabella Aguilar e la scrittrice
Donatella Di Pietrantonio, ma anche il Premio Miglior Film
Europeo al femminile e il Premio Registe Europee dell'ADV,
assegnato alla miglior regia femminile nell'Industry
pubblicitaria, ADV e formato digitale. (ANSA).
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