WEEKEND BOLLENTE
Nella morsa del caldo: «Questo giugno secondo solo al 2003»
Temperature alte a causa dell’anticiclone africano. Le previsioni per i prossimi giorni
Caldo a oltranza anche per i prossimi giorni da Nord a Sud: la persistenza dell’anticiclone africano sull’Italia soffoca anche l’Europa settentrionale, mette in allerta paesi come la Spagna, alza le temperatura dei mari e minaccia i ghiacciai alpini. E il ministero della Salute, nel suo ultimo aggiornamento, per oggi – domenica 29 giugno – registra ben 21 città a bollino rosso, il colore di una temperatura che può essere a rischio per la salute delle persone. Varese non è tra le città monitorate – in Lombardia lo sono solo Milano e Brescia, entrambe rosse almeno per la giornata di oggi –, ma il caldo si farà sentire anche a queste latitudini.
LE PREVISIONI
Secondo le previsioni del Centro Geofisico Prealpino, la giornata di oggi, domenica 29, sarà ancora soleggiata e afosa soprattutto sulla pianura con qualche cumulo nel pomeriggio in montagna. Le temperature massime sono previste tra 33 e 36 gradi, le minime tra 20 e 23 gradi. Lunedì 30 si aprirà ancora con il sole, mentre nel pomeriggio potrà formarsi qualche cumulo e non sono esclusi temporali sulla fascia alpina. La colonnina di mercurio potrebbe scendere di qualche grado, ma dovrebbe comunque arrivare a toccare quota 33. Anche l’inizio di luglio – martedì 1 e mercoledì 2 – proseguirà nel segno del sole e del caldo, ma si intravede la possibilità di rovesci e temporali. Le temperature saranno sempre oltre le medie del periodo.
OCCHIO AI TERMOMETRI
Paolo Valisa, direttore del Centro Geofisico ha spiegato alla Prealpina il clima “folle” di questi giorni. «Probabilmente il mese di giugno che si sta per concludere sarà il secondo mese più caldo di sempre dopo l’estate del 2003». «Con l’aumento delle temperature medie dovute al cambiamento climatico aumentano anche i fenomeni estremi di grande caldo – prosegue –. Abbiamo registrato anche 20 giorni di fila negli anni passati, ora l’ondata di calore è cominciata il 19 giugno. Vediamo quanto durerà». Ma i termometri a casa e quelli ubicati lungo le strade all’aperto sfiorano i 40 gradi in alcuni momenti della giornata. Non sono attendibili anche se impressionano parecchio. «Bisogna rispettare alcune condizioni, definite condizioni standard – spiega –. La misurazione va fatta su superficie di prato, ad altezza di due metri dal suolo e in una capannina bianca e grande almeno mezzo metro. Altrimenti il termometro risente dell’irraggiamento solare diretto e misura non solo la temperatura dell’aria ma anche il riscaldamento dovuto dall’irradiazione solare. Con presenza di asfalto e cemento, in quella che viene chiamata l’isola di calore urbana, le temperature sono più elevate».
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