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Ambra Angiolini e Ivana Monti sono Maureen e sua madre Mag in La reginetta di Leenane del drammaturgo irlandese Martin McDonagh, in scena con la regia di Raphael Tobia Vogel nella Sala Grande del Teatro Parenti di Milano fino al 2 novembre. Un testo che racconta la morbosa e asfissiante convivenza tra madre e figlia in un contesto isolato, povero e segnato da legami familiari profondamente corrosi, quasi un thriller psicologico, ambientato nel villaggio di Leenane, nella Contea di Galvay, sull’Atlantico, nell’Irlanda rurale degli Anni Novanta. In scena anche Stefano Annoni ed Edoardo Rivoira, in una tragedia quotidiana ricca di humor nero, che fa ridere e raggelare, piena di solitudine e crudeltà repressa che scava nella violenza psicologica all’interno della famiglia. Dove ci si interroga sul confine tra amore e possesso, cura e dominio. E dove al centro ci sono donne che si feriscono, perché nessuno ha insegnato loro ad amarsi senza distruggersi. La storia è quella di Maureen, quarantenne che vive da sempre in una casa isolata con la madre, anziana, fragile, ma anche manipolatrice. In un legame che è una prigione emotiva fatta di dipendenza, silenzi e piccoli ricatti quotidiani.

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