La Prealpina - Quotidiano storico di Varese, Altomilanese e Vco.

Bello lo stereotipo della mamma che si alza la mattina presto e si dedica a cucinare per regalare pasti sani e gustosi a tutta la famiglia. La mamma, per dirla alla Bennato, «così elegantemente anni Cinquanta», è appunto, quasi sempre, un ricordo del passato. La quotidianità scandita dalla lentezza dei piaceri semplici è stata scalzata di ritmi serrati, corse contro il tempo tra lavoro, casa, scuola, famiglia, palestra e chi più ne ha più ne metta. In questo scenario mettere in tavola un pasto sano e gustoso da condividere con la famiglia, gli amici o semplicemente con sé stessi, da necessità e piacere è diventata spesso un’impresa da mission impossible. Cadere nella tentazione del delivery, di fast food, junk food, buste di cibi pronti acquistati al supermercato e nei banchi delle gastronomie o ripiegare su un piatto veloce, pasta, riso, carne, pesce, verdure, tristemente bolliti è la via più comoda. Ma esiste un’alternativa che non vi farà andare “in bianco”, perlomeno a tavola. Si chiama Meal prep (dall’inglese meal preparation, preparazione dei pasti), un metodo che permette di organizzare i pasti e portarsi avanti con le preparazioni durante il weekend così da non doverci pensare durante la settimana. In un gergo vecchio e obsoleto si chiamerebbe “economia domestica”. Non solo cene pronte ma anche colazioni, pranzi, merende e spuntini. I vantaggi di quella che potrebbe diventare una sana abitudine sono molteplici. Oltre ad avere tutto pronto da riscaldare e mettere in tavola, questa tecnica permette di alimentarsi in modo corretto. Preparare i pasti da sé consente di scegliere gli ingredienti e di consumare piatti che incontrano i gusti di ciascuno ma anche sani e ricchi di tutti i nutrienti che devono essere introdotti in una dieta varia: carboidrati, proteine, verdure, bilanciando il giusto quantitativo di carne, pesce, uova e legumi. È una scelta sostenibile perché si riutilizzano materie prime in modi diversi ed è economica poiché, pianificando i pasti, si evitano gli sprechi e anche il portafoglio ne trarrà beneficio. Non da ultimo si tratta di un’attività creativa che permette di sperimentare sempre nuove ricette. Le parole d’ordine, essenziali per cimentarsi nel Meal prep, sono organizzazione e pianificazione. Servono carta e penna sia per stilare un menù settimanale che per compilare un’oculata lista della spesa. Il passaggio successivo è scegliere un giorno, magari durante il fine settimana quando si ha a disposizione maggior tempo libero, per iniziare a cucinare i piatti da avere pronti al consumo in frigorifero o in congelatore. Unendo la tecnica della preparazione del pasto in anticipo al Batch Cooking (cucinare in serie), la sfacchinata culinaria domenicale varrà la strada che vi troverete spianata per il resto della settimana tra i fornelli. Vi basterà accenderli per riscaldare le pietanze. Secondo questa filosofia, la conservazione dei piatti è importante quanto la loro preparazione. Indispensabili i contenitori a chiusura ermetica da riporre in frigorifero e da cui attingere per comporre i pasti settimanali. La conservazione è un aspetto da considerare già in fase di pianificazione dei piatti poiché alcuni alimenti, come carne e pesce, sono facilmente deperibili e quindi andrebbero consumati per primi oppure congelati. Un’idea che potrebbe rientrare nel metodo della preparazione dei pasti in anticipo è quella di cucinare, quando si ha il tempo di farlo, in dosi maggiori del necessario. Se la domenica avete amici o parenti a pranzo e vi dedicate alla preparazione delle lasagne (un piatto non proprio veloce da sfornare), potreste aumentare il quantitativo delle dosi e usare l’avanzo, il surplus già cucinato da conservare e consumare come pasto infrasettimanale. Ogni ricetta preconfezionata può essere gustata tra le mura domestiche ma anche in ufficio, a scuola e in tutte le occasioni in cui si deve trascorrere molto tempo fuori casa come sano e gustoso packet lunch.

Federica Baj

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