LONDRA
Scandali sessuali in Chiesa anglicana, nuove accuse di pedofilia

(ANSA) - LONDRA, 10 LUG - Si allargano le indagini "storiche"
su uno dei casi più clamorosi di denunce di pedofilia a scoppio
ritardato in seno alla gerarchia anglicana nel Regno Unito. La
vicenda riguarda Anthony Pierce, ex vicario parrocchiale nella
Chiesa del Galles (branca locale dell'anglicanesimo) e poi
vescovo di Swansea e Brecon, già condannato di recente per
accuse di abusi sessuali contro minori risalenti a una
quarantina di anni fa.
L'ex presule è stato infatti chiamato in causa da altri
quattro accusatori, come rivela oggi la Bbc, che nei mesi scorsi
aveva innescato l'apertura da parte della polizia di un
fascicolo penale attraverso un'inchiesta giornalistica corredata
da diverse testimonianze.
La Chiesa del Galles ha ribadito il suo messaggio di scuse,
affermando di essere "profondamente dispiaciuta" e chiedendo
collettivamente perdono alle vittime "e a chiunque abbia
sofferto o sia stato abbandonato a causa di nostre mancanze".
Lo scandalo fa riferimento anche alle negligenze e alle
coperture attribuite a settori ecclesiastici di vertice, come
per altri casi scoperchiati più o meno di recente, giunti pochi
mesi fa a coinvolgere persino la massima autorità religiosa
della Chiesa d'Inghilterra: Justin Welby, costretto a dimettersi
dalla cattedra di arcivescovo di Canterbury per aver coperto in
passato un vicenda analoga.
Nel caso di Peirce, la Bbc sottolinea come le prime
segnalazioni sui suoi comportamenti fossero arrivati sui tavoli
dei vertici della Chiesa locale fin dal 1986, 13 anni prima
della sua nomina a vescovo di Swansea, senza produrre all'epoca
alcuna azione concreta o approfondimento serio. (ANSA).
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