LA CANTANTE
L’angioletto sulla tomba e le “carezze” a Mia Martini
Affetto senza fine: c’è sempre qualcuno che va a trovarla al cimitero di Cavaria. Il ricordo di Zeni

Un angioletto lasciato qualche giorno fa. Le visite. Le foto. Un affetto sconfinato. A distanza di trent’anni dalla morte di Mia Martini, la sua tomba, nel cimitero di Cavaria, è ancora meta delle visite di chi la cantante l’ha amata in vita e di chi ha riscoperto la sua voce soltanto dopo la morte, avvenuta in un appartamento di Cardano al Campo nel 1995. «Dopo il funerale ho aspettato per tre giorni che arrivassero le ceneri», spiegava l’altra mattina una cavariese con la voce che racconta la solidarietà tutta femminile per una donna dalla storia dolorosa. Quei resti ora si trovano nella tomba dove è seppellito anche il padre di Mia, Giuseppe Berté, che in paese molti ricordano perché attorno agli Anni Ottanta è stato preside nelle scuole del paese.
I SELFIE, L’ANGIOLETTO E IL CAMIONCINO
Ogni tanto qualcuno arriva e si fa un selfie. «Si mettono in posa accanto alla sua foto», racconta una donna sulla settantina che cura una tomba poco lontano. Di recente qualcuno ha lasciato un angioletto e persino un piccolo camioncino dei pompieri, come quelli con cui giocano i bambini: si capisce che gli oggetti sono lì da poco perché il sole e le intemperie non hanno avuto il tempo di rovinarli.
LA SOBRIETA E LA PASSEGGIATA’
Ma da un annetto le voci a proposito di una richiesta di traslazione hanno preso forza. Le conferma il sindaco, Franco Zeni. Intanto, però, per ora Mimì resta dov’è. Quasi protetta dal paesino di provincia: «Si è sempre cercato di mantenere la sobrietà sua e della famiglia». Semplicemente “Mimì”: proprio così c’è scritto ai piedi del monumento che sta sulla tomba. Un monumento a forma di mappamondo trafitto da un disco che ha al centro la foto della cantante. A lei qualche anno fa è stata intitolata la passeggiata che collega il parco di via Ticino al cimitero, realizzata dal Comune grazie a fondi regionali che hanno permesso la piantumazione degli alberelli che tra qualche anno faranno ombra al percorso.
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