LA SERATA
Salvini “aggira” il casello e auspica «un sindaco leghista a Varese»
Il vicepremier alla Festa della Lega di Sumirago: «L’ordinanza di Cassani a Gallarate una splendida idea». E su Open Arms: «Pensavo fosse un capitolo chiuso»
«Torno a Sumirago da imputato, pensavo dopo 4 anni e mezzo, 32 udienze e 268 pagine del tribunale di Palermo dopo la mia assoluzione di vedere chiuso questo capitolo». Inizia così il discorso del vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini che venerdì 18 luglio ha aperto la Festa della Lega a Sumirago.
DAL CASELLO AL PROCESSO
Salvini ha toccato i temi di attualità come l’aumento del pedaggio al casello autostradale di Gallarate, sul quale però è rimasto abbottonato: «Incontro e ascolto tutti». Poi il caso Open Arms e le prossime elezioni comunali («sarebbe bello vedere un sindaco della Lega a Varese, una città bella ma ferma»). Senza dimenticare il ruolo delle province («la Provincia di Varese era una modello e deve tornare ad esserlo») e dell’ordinanza contro la mala-movida entrata in vigore oggi a Gallarate («una splendida idea che potrebbe essere esportata»).
MILITANTI
Non è mancato anche un accenno alla presenza degli immigrati in provincia di Varese dove «ce ne sono già in giro troppi» e poi «ci devono pensare le forze dell’ordine a giocare a guardia e ladri nei boschi dello spaccio». Immancabile anche un ringraziamento anche ai militanti: «Le donne e gli uomini sanno che fare i militanti della Lega è difficile ma è la cosa più bella del mondo - chiosa Salvini - e non bisogna avere paura di portare avanti le nostre idee e le nostre battaglie».
Presenti alla serata, tra gli altri, le eurodeputate Isabella Tovaglieri e Silvia Sardone
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