MILANO
Timori per la sorte di una detenuta evasa da Bollate

(ANSA) - MILANO, 31 MAG - "Siamo fortemente preoccupati per
le sorti di Brenda Paolicelli, detenuta del carcere di Milano
Bollate ammessa ai servizi esterni, che non è più rientrata in
istituto e di cui da giorni si sono perse le tracce. Non
vorremmo trovarci di fronte ad un secondo "caso De Maria": lo ha
detto Aldo Di Giacomo, segretario generale del Sindacato Polizia
Penitenziaria.
"Da quanto abbiamo appreso - ha aggiunto - il compagno di
Paolicelli, albanese di 53 anni in prova ai servizi sociali,
anche lui nello stesso giorno in fuga, è considerato un uomo
violento e la donna in più occasioni sarebbe rientrata dal
permesso nel carcere con evidenti lividi sul corpo. Tra l'altro
la Paolicelli è vicina alla fine pena e non avrebbe motivo di
darsi alla fuga se non costretta. Il silenzio che è calato sulla
vicenda fa accrescere i nostri timori".
La detenuta è evasa a 18 giorni di distanza da Emanuele Di
Maria, semilibero di Bollate non rientrato e poi suicidatosi dal
Duomo di Milano dopo aver ucciso una collega e tentato di
uccidere un altro collega. La donna, una 55enne, secondo gli
agenti penitenziari del Sappe, avrebbe "un profilo criminale di
spessore per vari reati tra i quali rapina a mano armata, furto
aggravato e violazione della legge sulle armi". Il suo fine pena
è previsto per gennaio 2028 e il giorno che non ha fatto rientro
era in licenza per fare visita ai familiari. (ANSA).
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