DELITTO IN CENTRO
«Valutiamo gli atti»: parla l’avvocato di Emanuele Mirti
Il 50enne di Castellanza, accusato dell’omicidio di Davide Gorla, si trova in carcere a Busto Arsizio. Nel primo interrogatorio si è avvalso della facoltà di non rispondere
«Al momento il mio assistito si trova in stato di fermo, è indagato per il reato di omicidio aggravato dalla premeditazione». Sono le parole di Roberta Bono, il legale di Emanuele Mirti, l’operaio 50enne di Castellanza in carcere a Busto Arsizio per il delitto di Davide Gorla avvenuto in via Milano nella serata di mercoledì 25 giugno.
IL COLLOQUIO IN CARCERE
Questa mattina – venerdì 27 – l’avvocato ha incontrato Mirti in carcere. «Ieri pomeriggio c'è stato il primo interrogatorio e il mio assistito si è avvalso della facoltà di non rispondere. Al momento stiamo cercando di visionare gli atti e capire quale sarà la strategia difensiva migliore proprio per difenderlo al meglio».
IL DELITTO IN CENTRO A BUSTO
L’interrogatorio di convalida del fermo sarà fissato entro sabato, non è da escludere che l’operaio scelga ancora la strada del silenzio. Il movente apparente sarebbe economico: Mirti, inquilino dell’appartamento che Gorla aveva a Castellanza in viale Lombardia, aveva un arretrato sull’affitto di circa 7mila euro. Cifra che Gorla pretendeva con risolutezza e che il presunto assassino aveva promesso di saldare in tempi brevi. Mercoledì pomeriggio aveva effettuato un bonifico ma di importo inferiore e questo potrebbe aver esasperato la tensione tra i due. Gli investigatori però sospettano motivi molto più personali sullo sfondo delle coltellate – quella ferale sarebbe stata al collo – ed è una pista che stanno approfondendo. Intanto, ieri è stato conferito l’incarico per l’autopsia sul cadavere della vittima: la data del funerale, però, in serata non era ancora stata fissata.
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