EDILIZIA
Varese, case popolari: la metà sono vuote
In Commissione a Palazzo Estense il punto sulla situazione
L’emergenza case popolari approda in commissione. In seguito ad una richiesta di accesso agli atti della capogruppo leghista Barbara Bison, nei giorni scorsi è emerso che dei 341 alloggi pubblici di proprietà e gestione del Comune, 184 sono assegnati mentre 157 risultano non locati per mancanza dei requisiti per essere assegnati. Quasi la metà degli alloggi sono quindi vuoti e i consiglieri di minoranza hanno voluto sapere quali fossero i piani del Comune per colmare questo gap e dare una risposta alla crescente richiesta abitativa di questo tipo. «Domande a cui non ci è stato risposto se non in maniera fumosa – ha detto Stefano Angei –. Segno che una mancanza di visione e programmazione». I dati aggiuntivi forniti in commissione dall’assessore hanno riguardato gli interventi passati e quelli in corso. «Noi pianifichiamo periodicamente in sede di bilancio una serie di interventi e alcuni sono attualmente in corso su 17 appartamenti in via Misurina e su 40 appartamenti a Biumo Inferiore – ha spiegato l’assessore Andrea Civati - Siamo inoltre assegnatari di 600 mila euro, da parte di Regione Lombardia, per riqualificarne altri».
Dal 2017 ad oggi sono stati inoltre mandati a recupero sostanziale 56 alloggi, che sono stati riassegnati. «Con costanza e sistematicità l’amministrazione ha programmato questi investimenti – ha aggiunto l’assessore Cristina Buzzetti - Abbiamo partecipato ad una serie di bandi, in cui circa il 60% delle risorse è stato recuperato all’esterno, qualcosa dal Pnrr, e il resto abbiamo compensato con risorse dell’ente. Non esiste al momento un programma di recupero straordinario Erp, ma è un’idea su cui andare a lavorare». Un tema che va affrontato in modo attento e puntuale «e che spero sia l’inizio di una riflessione su come gestire in futuro gli alloggi di edilizia popolare – ha sottolineato il consigliere di Fratelli d’Italia, Salvatore Giordano - Il 50% di inagibilità è un trend negativo che non potrà che peggiorare».
Un’altra questione riguarda invece una ventina di immobili occupati in virtù di contratto transitorio scaduto, occupati da soggetti interessati da procedimenti di decadenza e indebitamente occupati. Alcuni sono balzati anche agli onori delle cronache nelle scorse settimane per i comportamenti tenuti dai loro inquilini. È successo in un appartamento in centro città, dato alle fiamme, e a Bosto. Proprio i disagi manifestati dai residenti del quartiere in rapporto agli inquilini degli alloggi Erp e alle loro frequentazioni, sarà oggetto di un apposito consiglio di quartiere convocato per domani sera, venerdì 21 giugno, alla scuola Foscolo.
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