IL MATRIMONIO
Varese, Librizzi e il triennale: “Orgoglio e felicità”
Il capitano biancorosso: «Responsabilità, ma è un sogno che s’avvera»

Matteo Librizzi “per tre” racconta le sue emozioni dopo l’estensione triennale firmata con Varese che lo trasformerà in bandiera biancorossa fino al 2028. Prime parole da capitano “dall’inizio” per il play del 2002, partendo dall’introduzione del g.m. Zach Sogolow: «E’ un momento felice per noi: Libro rappresenta tante cose per noi e per la città. Ha fatto ogni giorno un lavoro importantissimo: ha lottato in campo, rappresentando la maglia in un modo bellissimo. E avere l’opportunità di continuare a lungo insieme è molto importante».
L’EMOZIONE DI LIBRIZZI
E “Libro” trasmette le sue emozioni in maniera palpabile: «Un rinnovo così lungo è stato bellissimo per la fiducia che il club ha riposto in me. Essere ancora capitano è orgoglio e responsabilità, cercherò di rispettare questo ruolo ogni giorno. Sono felicissimo di poter rappresentare Varese, da capitano è un valore aggiunto, un sogno che si avvera».
LE OFFERTE RICEVUTE
Una estensione che scongiura le possibilità di un addio – come raccontato da Prealpina c’erano state sirene dal college americano – e permetterà a Librizzi di continuare il suo percorso di crescita: «Fa parte del lavoro di un professionista, c’è stata nell’anticamera del cervello la possibilità di poter andare altrove. Ma prima che finisse la stagione avevamo iniziato a discutere un rinnovo: ero molto fiducioso, e i passi in avanti fatti dal club nei miei confronti mi hanno convinto. Ho ricevuto offerte NCAA, un po’ come era successo ad Elisèe, ma Varese, parlando del futuro e del miglioramento, è la scelta migliore. Questo è il mio quarto anno, ma ormai c’è una continuità di un certo tipo e sono felicissimo di proseguirlo. Cercherò di migliorare nei fondamentali del playmaker, è il focus del lavoro estivo che sto portando avanti da un mese».
GLI INSEGNAMENTI DI FERRERO
Varese è casa, dunque “Libro” ha gioito per la sua conferma a lungo termine, in attesa di studiare da capitano con un insegnante particolare: «Giocare per Varese è qualcosa di speciale: nessun’altra squadra può offrirmi la possibilità di giocare per la mia città e la mia gente. Felicissimo di questo accordo, ho festeggiato con la famiglia. Chi meglio di me può spiegare cosa è Varese e la sua storia, o l’importanza di ogni partita in Italia. Ho avuto un grande insegnante in Giancarlo Ferrero: ci sentiamo spesso e qualche consiglio glielo ho chiesto». E anche in quest’ambito “Libro” sta studiando per migliorare: «L’anno scorso, quando sono diventato capitano, era una svolta inaspettata. Come è normale che sia all’inizio ho avuto qualche difficoltà a livello comunicativo, mi sento più maturo e vorremmo lavorare insieme al coach per coinvolgere i miei compagni anche fuori dal campo, pronto a dire quella parola di più. Ladurner? L’ho conosciuto in Nazionale, è un ragazzo super, sono convinto che ci darà una grande mano».
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