IL PROCESSO
Varese: «Serva del demonio, salvati l’anima»
Francesco Tomasella, ex candidato sindaco e leader No Vax, a processo per stalking e violenza sessuale. I messaggi che mandava all’ex fidanzata

«Sei un’incarnazione demoniaca, una serva del demonio. Era meglio lapidarti trent’anni fa. Hai regalato l’anima al diavolo». Sono alcuni dei messaggi acquisiti dalla polizia e agli atti del processo a carico di Francesco Tomasella, ex candidato sindaco a Varese e leader della battaglia No Vax, in carcere da quasi un anno con le accuse di stalking e violenza sessuale ai danni di una ex fidanzata. Messaggi scritti e vocali inviati – ha spiegato un investigatore della Questura nell’udienza di oggi, martedì 15 aprile, in Tribunale - in una fase di profonda religiosità dell’imputato, che avrebbe tentato di convertire la donna. «È il demone che parla per te…io tiferò per la salvezza della tua anima» è un altro dei messaggi “incriminati”.
Una storia, quella raccontata dalla sua ex, fatta di gelosia, pedinamenti, calci, schiaffi e umiliazioni. Ma anche di rapporti sessuali ottenuti con la forza e la minaccia. Le figlie della persona offesa hanno descritto una madre «succube» dell’imputato: «Aveva un atteggiamento di controllo, la seguiva in ogni stanza». Accuse da sempre respinte da Tomasella, che parlerà nella prossima udienza.
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